Audi RS 6: quattro generazioni per l’icona delle station wagon sportive
Quattro generazioni che hanno lasciato il segno: dalla Audi RS 6 C5 presentata nel 2002, all’attuale C8 da 600 cavalli e tecnologia mild hybrid: ripercorriamo la storia di questa splendida sportiva.
Audi RS 6 è un’icona della sportività dei quattro anelli. Oltre due decenni, quattro generazioni che hanno lasciato il segno, dalla C5 a C8, la potenza è cresciuta sensibilmente ma la versatilità è rimasta inalterata.
Rappresenta la massima espressione nel segmento delle high performance, la nuova Audi RS 6 Avant C8 è spinta da un potente V8 biturbo da 600 cavalli con tecnologia mild-hybrid e sistema Dynamic Ride Control per la compensazione del beccheggio e rollio.
A partire dal 2022, la station wagon tedesca è divenuta ben presto sinonimo di alte prestazioni e di una sportività indiscutibile, la sua capacità di abbinare il puro piacere e divertimento di guida a una fruibilità quotidiana, la rende ancora irraggiungibile dalle tante rivali europee e non.
Audi RS 6 C5: la prima generazione biturbo
Agli inizi del 2000, la divisione quattro GmbH (oggi Audi Sport GmbH) decise di realizzare, seguendo le orme della RS 4, un nuovo modello, più performante e in grado di rappresentare al meglio l’identità sportiva del marchio dopo i successi conseguiti nel Motorsport, l’idea fu quella di progettare una versione particolarmente prestazione della A6, dotandosi di un motore, assetto, trasmissione e di uno stile in linea con la gamma RS.
La quattro GmbH decise di optare per un motore V8 da 4.2 litri derivato dalla A8 e già montato sulla S6, un propulsore aspirato da 340 cavalli. Al fine d’incrementare potenza e carattere, questa unità viene dotata di un doppio turbocompressore con intercooler. Così configurato il motore è incompatibile con il vano della A6 “normale”, così viene ridisegnato completamente l’avantreno, allungandolo e allargandolo di 4 centimetri.
Il potente V8 biturbo viene sviluppato in Inghilterra presso la Cosworth e arriva a sprigionare una potenza di 450 cavalli per 560 Nm di coppia massima. Si tratta di una potenza record, per intenderci, la TT-R che correva nel Campionato Tedesco Turismo con il Team ABT aveva la stessa identica potenza.
Per la prima volta una RS viene dotata di un cambio automatico a cinque rapporti e della trazione integrale quattro: la C5 brucia i 100 km/h con partenza da fermo in 4,7 secondi per una velocità massima di 250 km/h. Proposta in configurazione berlina e station, ha di serie la compensazione idraulica di rollio e beccheggio (Dynamic Ride Control), una soluzione particolarmente raffinata per l’epoca.
Tutte le RS 6 di prima generazione vengono completate a mano nello stabilimento di Neckarsulm in un apposito padiglione dove in 15 ore di lavoro i tecnici e specialisti della quattro GmbH aggiungono olio al circuito idraulico del sistema DRC, badge RS e dettagli per l’abitacolo.
La serie C5 è l’unica Audi RS 6 che ha partecipato a diverse gare, negli ultimi mesi di commercializzazione viene anche realizzata una versione ancor più potente da 480 cavalli con velocità massima di 280 km/h anziché gli originari 250 km/h.
Audi RS 6 C6: l’era del V10 biturbo
A distanza di sei anni dalla prima generazione, arriva una seconda serie ancora più spinta ed esclusiva, mossa da un dieci cilindri a V da 5 litri, da 580 cavalli per 650 Nm di coppia massima, una potenza questa, superiore persino alla R8 di quegli anni.
Il V10 da 5 litri ha un peso di 278 kg e vanta raffinate soluzioni tecniche, prima tra tutte, il carter secco che garantisce un flusso d’olio costante anche in presenza di accelerazioni superiori a 1,2 g. Nuova è la trasmissione, i passaggi di marcia avvengono molto più rapidamente, la C6 raggiunge una velocità massima di oltre 300 km/h per uno 0 - 100 km/h in 4,6 secondi (4,5 secondi per la berlina).
L’assetto DRC di serie viene integrato da un impianto frenante con dischi carboceramici, quelli all’anteriore sono da 420 millimetri mentre al posteriore sono da 356 mm. I passaruota allargati ospitano cerchi da 19 o 20 pollici e pneumatici a sezione differenziata. Sul finire della produzione verrà realizzata una versione “Plus”, prodotta in soli 500 esemplari.
Audi RS 6 C7: oltre i 600 cavalli
Nel 2013, la Casa dei quattro anelli abbandona il 10 cilindri turbo in favore di un V8 biturbo da 4 litri, il propulsore, in termini di cubatura, più piccolo della storia RS. La berlina esce di scena, la C6 sarà commercializzata nella sola configurazione station wagon, ad affiancarla c’è la RS 7 Sportback.
Tanti i malumori per via dell’uscita di scena del dieci cilindri, ma la nuova RS 6 è nettamente più veloce rispetto al passato, complice anche un peso inferiore di 120 kg e un’impronta a terra della vettura di 6 centimetri superiore. Cambia anche la distribuzione delle masse, il 55% è all’avantreno, un risultato reso possibile dall’arretramento di 15 cm del propulsore.
Nonostante due cilindri in meno e 20 cavalli in meno, con 560 cavalli e 700 Nm di coppia massima, complice anche un nuovo cambio automatico tiptronic a 8 rapporti, nel classico 0 - 100 km/h, la C7 impiega soli 3,9 secondi, ben sette decimi in meno rispetto alla serie precedente, per una velocità massima di 305 km/h. La maggiore efficienza del propulsore si riflette anche sul consumo di carburante, inferiore del 30% rispetto alla C6.
Tra le novità tecniche della terza generazione figurano le sospensioni pneumatiche adattive e i freni carboceramici. Come da tradizione della gamma RS, sul finire della produzione arriva una versione più potente da 605 cavalli per 750 Nm di coppia massima, il successo della C7 è incredibile.
Audi RS 6 C8: alimentazione ibrida
Nel 2019 arriva, in occasione del 20° compleanno del modello, la quarta generazione denominata C8. Motore V8 da 4 litri, alimentazione mediante doppio turbocompressore, tecnologia mild hybrid a 48 Volt. Le prestazioni della C8 sono incredibili, i 100 km/h vengono raggiunti in soli 3,6 secondi mentre i 200 km/h in 12 secondi. Alle prestazioni straordinarie contribuisce anche la nuova trazione integrale quattro in grado di ripartire fino al 70% della coppia massima all’avantreno e fino all’85% al retrotreno.
Tra le novità tecniche figura lo sterzo integrale dinamico con l’asse posteriore sterzante (a bassa andatura in controfase rispetto a quelle anteriori fino a un massimo di 5 gradi, oltre i 100 km/h fino a 2 gradi nella stessa direzione di quelle anteriori). Cerchi da 22 pollici, cofano con powerdome e gruppi ottici derivati dalla A7 Sportback, completano un quadro tecnico ed estetico da supercar.
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