Toyota Aygo è la citycar della casa giapponese che non rinuncia a tecnologie e dotazioni di livello. Vediamo i dati tecnici, le dotazioni, la storia del modello e perché comprarla e perché no.
Toyota Aygo è il risultato della partnership stretta dal costruttore giapponese con il gruppo francese PSA oggi Stellantis. Giunta alla sua seconda generazione, Toyota Aygo propone uno stile sbarazzino caratterizzato da un frontale unico con la particolare griglia a forma di "X". Di contro la fiancata è piuttosto pulita e lineare con i finestrini posteriori a compasso definiti dalla linea di cintura che sale verso il retro. Dietro troviamo una coppia di fanali verticali che fiancheggiano un bagagliaio decisamente contenuto; la capienza è di soli 168 litri.
Eliminata per ragioni di volumi la versione a 3 porte, oggi Toyota Aygo è offerta solo nella variante a 5 sportelli. Funzionale e concreto l’abitacolo dominato dallo schermo touch da 7” del sistema di infotainment.
A listino c’è solo il 1.0 VVT-i, un benzina aspirato da 72 CV che viene però abbinato a diversi allestimenti per un’auto davvero tailor made.
Dati tecnici
- Peso da 930 Kg
- Lunghezza 346 cm
- Larghezza 162 cm
- Altezza 146 cm
- Bagagliaio da 168 litri
Dotazioni e ADAS
La Toyota Aygo si conferma tra le citycar meglio accessoriate ad oggi disponibili sul mercato. All’interno dell’abitacolo troviamo il sistema di infotainment con schermo da 7” con tanto di mirroring Apple Car Play e Android Auto. Nonostante manchi uno schermo a colori per il tachimetro, la collocazione in alto dell’infotainment, anche a scapito delle bocchette del clima, ci permette di non distogliere lo sguardo dalla strada.
Toyota Aygo presenta una buona dotazione in fatto di sistemi di sicurezza ADAS grazie alla frenata automatica d’emergenza e al sistema Pre-Collision. Ad andature comprese tra i 10 e gli 80 km/h il radar di bordo rileva i pericoli e avvisa con input visivi e sonori il conducente. In caso di impatto imminente l’auto attiva i freni fino ad arrestare completamente la corsa.
Toyota Aygo: la storia
La Toyota Aygo nasce ad inizio secolo dall’idea del costruttore giapponese che voleva affermare la sua presenza nel segmento delle citycar. Ecco allora una partnership con i francesi di Citroen e Peugeot che ha portato, 2005, al lancio commerciale di tre vetture basate sullo stesso pianale ma diverse per aspetto e contenuti.
Nel 2008 e poi nel 2012 arrivano piccoli aggiornamenti estetici e la gamma Aygo dice addio al diesel.
Il 2014 è l’anno del cambio di passo con l’arrivo della seconda generazione che implementa i contenuti e differenzia ancor di più la Toyota Aygo rispetto alle sorelle, Citroen C1 e Peugeot 108.
Perché comprare Toyota Aygo
La città è letteralmente il regno della Toyota Aygo. Grazie allo sterzo preciso e all’ottima visibilità questa citycar si guida e parcheggia senza alcuno sforzo. Il motore 1.0 a tre cilindri abbinato al cambio manuale, o robotizzato M-MT, è brillante quanto serve offrendo consumi davvero contenuti. Senza grandi sforzi si percorrono tranquillamente i 20 km/l.
Altro pregio della Toyota Aygo è quello di essere da sempre attenta ad intercettare e portare nel segmento delle citycar le migliori tecnologie in fatto di telematica e assistenza alla guida. L’infotainment con schermo da 7” è veloce e facile da utilizzare e permette il mirroring Apple Car Play e Android Auto.
- Dinamicità: le dimensioni compatte della Toyota Aygo la rendono un vero asso nel traffico cittadino. Facile da guidare si parcheggia senza troppi pensieri
- Consumi ridotti: grazie al piccolo motore 1.0 benzina a tre cilindri si percorrono facilmente 20 km/l
- Tecnologie: la Aygo propone un valido sistema di infotainment con schermo da 7” facile da usare e soluzioni ADAS all’avanguardia per il segmento
Perché non comprare Toyota Aygo
Se il 1.0 a tre cilindri taglia consumi ed emissioni lo stesso non si può dire quanto a rumorosità. I materiali “leggeri” della Toyota Aygo lasciano filtrare facilmente il suono del motore nell’abitacolo soprattutto nelle fasi di accelerazione come la ripartenza a semaforo verde.
Peccato per la scelta limitata che vede a listino solo il piccolo 1.0 a tre cilindri nella versione da 72 CV quando invece sarebbe stato bello poter trovare in gamma, come per alcune rivali, altre declinazioni di potenza.
Nonostante il cambio di generazione resta limitata l’abitabilità posteriore. Si viaggia infatti solo in quattro e il bagagliaio, che già presenta un’elevata altezza del piano di carico da terra, ha una capienza limitata a soli 168 litri.
- Rumorosità: il peso ridotto comporta una insonorizzazione limitata con il “ruggito” del piccolo motore 1.0 che filtra nell’abitacolo
- Un solo motore: listino molto semplice che, nonostante la sfilza di versioni, si affida al solo motore 1.0 da 72 CV non offrendo alternative
- Abitabilità: poco lo spazio nella seconda fila di sedili la vettura è infatti omologata per soli 4 posti. Piccolo il bagagliaio da 168 litri che presenta inoltre un’elevata altezza del piano di carico da terra
Toyota Aygo: Allestimenti
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