Tesla sotto inchiesta: nuovo incidente mortale con Autopilot?

La National Highway Traffic Safety Administration (NHTSA) negli Stati Uniti sta indagando su un nuovo incidente stradale mortale che ha avuto come protagonista un’auto di Tesla.

Questa è la dodicesima volta che la NHTSA indaga su un incidente che potrebbe essere collegato all’utilizzo del sistema di guida semi autonomo Autopilot della società di Elon Musk. Al momento però NHTSA non ancora riferito se il pilota automatico era in uso durante l’incidente fatale avvenuto domenica scorsa in un sobborgo di Los Angeles.

Nuovo incidente stradale per un’auto di Tesla con Autopilot

Una Tesla Model S non si sarebbe fermata ad un semaforo rosso uscendo dall’autostrada 91 a Gardena sbattendo contro una Honda Civic che in quel momento stava attraversando l’incrocio. I due occupanti della Civic sono morti sul colpo, mentre i due occupanti della Tesla sono stati ricoverati in ospedale con lesioni giudicate dai medici come non letali.

Un team della NHTSA sta già investigando sulla scena dell’incidente e sta ispezionando l’auto per capire cosa sia successo esattamente. Quello che tanti vogliono sapere in USA è se Autopilot fosse in funzione in quel momento.

NHTSA cerca di capire cosa sia avvenuto

Il sistema di guida semi autonoma di Tesla spesso in USA è stato criticato a causa dei numerosi incidenti avvenuti mentre la tecnologia era in funzione. La casa automobilistica americana ha sempre risposto alle critiche dicendo che non si tratta di un sistema di guida autonoma ma di semplice assistenza e che dunque il conducente non deve distogliere l’attenzione dalla strada.

I continui richiami alla prudenza da parte della casa di Elon Musk nei confronti dei propri clienti purtroppo sembrano non sortire gli effetti desiderati ed infatti gli incidenti continuano a capitare.

Nonostante ciò Elon Musk è convinto che Autopilot renda le auto più sicure e che le auto dotate di tale sistema hanno minori probabilità di rimanere coinvolte in un incidente rispetto alle auto “normali”.