Alfa Romeo: nuova indiscrezione sul futuro
Ecco cosa potrebbe accadere ad Alfa Romeo nei prossimi anni dopo la fusione di FCA con PSA
Una nuova indiscrezione sul futuro di Alfa Romeo, dopo la fusione di Fiat Chrysler Automobiles con PSA, sta emergendo nelle ultime ore. Come vi abbiamo detto nei giorni scorsi, il futuro CEO di Stellantis Carlos Tavares pare intenzionato a rivoluzionare la gamma del Biscione per rilanciare in grande stile il marchio milanese grazie alle tecnologie di PSA. Si parla ad esempio di una nuova Giulietta e di una super car in edizione limitata.
Alfa Romeo: in futuro qualche modello potrebbe venire prodotto in Cina o USA
Si dice anche che Alfa Romeo voglia provare nei prossimi anni a conquistare mercati fondamentali per la crescita globale del marchio. Ci riferiamo in particolare a Stati Uniti e Cina. Si vocifera che lo storico marchio automobilistico potrebbe decidere di produrre 1 o più modelli direttamente in quei paesi sfruttando le joint venture di PSA e FCA in quei mercati per risolvere così il problema dei dazi. Si tratterebbe solo di modelli pensati per quei paesi e che verrebbero prodotti appositamente per quei mercati.
Al momento non è chiaro di quale auto esattamente si stia parlando ma è possibile che il futuro D-SUV e la futura ammiraglia del Biscione, che attualmente viene denominata Alfa Romeo Alfetta potrebbero dunque subire questo destino. Del resto parliamo di modelli che avrebbero pochissimo mercato in Europa e dunque l’idea di produrli qui per poi esportarli in Cina e Stati Uniti non avrebbe molto senso. Ovviamente per il momento si tratta di semplici indiscrezioni e come tali devono essere trattate.
Sarà Carlos Tavares il prossimo anno con il nuovo piano industriale del Biscione a rivelare cosa accadrà nel futuro di Alfa Romeo. Anche questa possibilità di produrre auto di Alfa Romeo in altri paesi viene considerata come un modo per risparmiare e garantire le famose economie di scala che a partire dai prossimi anni dovrebbero portare FCA e PSA a risparmiare anche oltre 4 miliardi di euro all’anno in costi di sviluppo e produzione.
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