Alfa Romeo in Germania, Italia e Francia: la situazione
Ecco la situazione di Alfa Romeo in Germania, Italia, Francia e altri paesi dell’Europa dopo il primo trimestre del 2021
Alfa Romeo vive un momento difficile della sua storia a causa della presenza di due soli modelli nella sua gamma e per la mancanza di novità ormai da molti anni. Ciò ovviamente si ripercuote sulle vendite della casa automobilistica del Biscione in tutti i principali mercati auto del mondo.
Ecco la situazione di Alfa Romeo in Germania, Italia, Francia e UK nel primo trimestre 2021
Oggi, vi vogliamo mostrare quella che è la situazione di Alfa Romeo in paesi quali Germania, Italia, Francia e Regno Unito nel primo trimestre del 2021 che si è concluso solo da pochi giorni. Non potendo fare un confronto con l’anno scorso, visto il caos provocato dalla pandemia di coronavirus che ha fermato tutto lo scorso anno di questi tempi ci baseremo sui dati del 2019.
In Germania, che è il principale mercato automobilistico del nostro continente, Alfa Romeo ha visto diminuire le sue immatricolazioni nel primo trimestre del 2021 in maniera piuttosto netta. Con la consegna di 750 unità nei primi 3 mesi dell’anno assistiamo ad un calo del 25 per cento rispetto allo stesso periodo del 2019 quando le immatricolazioni dello storico marchio milanese furono 1.000.
In Italia invece sono 3.042 le unità vendute nel primo trimestre del 2021. Il nostro paese si conferma dunque il primo mercato per Alfa Romeo. Rispetto al primo trimestre del 2019 il calo delle consegne del Biscione è stato di oltre il 50 per cento dato che all’epoca furono circa 7 mila le Alfa Romeo immatricolate.
Stessa storia si ripete anche in Francia dove Alfa Romeo ha visto diminuire le sue immatricolazioni rispetto al 2019. Infatti il marchio milanese di Stellantis ha consegnato in tutto 320 unità.
Si tratta di un dato che rappresenta un calo del 67 per cento rispetto allo stesso periodo del 2019. Infine anche nel Regno Unito la casa milanese vede diminuire le sue vendite di oltre il 70 per cento a fronte dell’immatricolazione di 316 unità contro le mille del 2019.
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