Alfa Romeo City Hybrid: è questo il futuro del Biscione?

Redazione Motori

26 Marzo 2020 - 15:41

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Un’immagine apparsa sul web sta facendo discutere i fan del Biscione: Alfa Romeo City Hybrid è il futuro del marchio milanese?

Alfa Romeo City Hybrid, progetto digitale realizzato da Aksyonov Nikita, è solo l’ultimo render apparso sul web a mostrare quello che potrebbe essere il futuro dello storico marchio milanese nel mondo dei motori. Questo progetto digitale sta facendo discutere molto i fan della casa automobilistica del Biscione che al solito si dividono tra coloro che sono propensi a vedere arricchire la gamma della propria casa automobilistica preferita con simili modelli e chi invece preferirebbe vedere un altro tipo di vettura.

Un render mostra il futuro di Alfa Romeo?

Alfa Romeo City Hybrid di Aksyonov Nikita è sicuramente un progetto interessante, che mostra quello che potrebbe essere il futuro della casa italiana che fa parte di Fiat Chrysler Automobiles nel segmento B del mercato. Questo ovviamente nel momento in cui il Biscione tornerà a mettere i piedi in quel segmento dopo l’addio avvenuto nel 2018 di Alfa Romeo MiTo. Il render in questione è chiaramente basato sulla BMW i3 ma con un frontale che ricorda molto da vicino quello degli altri più recenti modelli del Biscione: Giulia e Stelvio.

Al momento non sappiamo se un simile modello troverà spazio in futuro nella gamma di Alfa Romeo. Quello che è sicuro è il ritorno nel segmento B del mercato da parte del marchio milanese con un futuro B-SUV, che secondo gli ultimi aggiornamenti dovrebbe venire presentato nel corso del 2022. Questo modello assieme a Tonale e Stelvio dovrebbe dunque completare la gamma di SUV presenti nella gamma della casa automobilistica del Biscione.

Non possiamo escludere però che un modello simile ad un’Alfa Romeo City Hybrid in futuro possa trovare spazio accanto al B-SUV per completare la gamma della casa automobilistica, che in questo momento è carente di altri modelli compatti. Anche per un simile modello potrebbe venire in soccorso il gruppo PSA, che dopo la fusione con Fiat Chrysler potrebbe mettere a disposizione le proprie tecnologie e piattaforme per dare spazio a novità importanti.

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