I prezzi di benzina e diesel sono davvero scesi grazie al taglio delle accise del governo?

Stefano Rizzuti

6 Aprile 2022 - 16:31

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Dopo il 21 marzo, con l’entrata in vigore del taglio delle accise, il prezzo di benzina, diesel e gpl è sceso: ma è davvero solo merito dell’intervento del governo?

Il costo di benzina, diesel e gpl continua a scendere. Il prezzo del carburante è in calo da qualche settimana, soprattutto grazie al taglio delle accise introdotto dal governo Draghi e in vigore fino al 2 maggio. Ma il calo del costo al distributore è solo merito del governo?

Le ultime rilevazioni del Mise sui prezzi del carburante ci permettono di capire quale sia stato l’impatto della misura voluta dal governo contro il caro benzina e di analizzare quanto il costo netto - quindi escludendo accise e Iva - stia cambiando negli ultimi giorni.

L’andamento del prezzo di benzina, diesel e gpl

Partiamo dal prezzo al distributore del carburante. Il Mise ha pubblicato il 4 aprile gli ultimi dati, relativi al periodo che va dal 28 marzo al 3 aprile. Il prezzo totale della benzina - sulla media settimanale - si attesta a 1,792 euro al litro, per il gasolio 1,788 e per il gpl 0,829.

Confrontando questi dati con quelli del 28 marzo è evidente una discesa: la settimana precedente la benzina costava 1,870 euro, il gasolio 1,857 e il gpl 0,843. Andando indietro di un’altra settimana, al 21 marzo (quando il taglio delle accise non era ancora in vigore), il prezzo sale a 2,137 euro al litro per la benzina, 2,124 per il gasolio e 0,876 per il gpl.

Oltre a essere sceso il prezzo totale della benzina, nell’ultima settimana è in calo - di conseguenza - anche l’impatto dell’Iva: si passa da 0,337 a 0,323 euro al litro sulla benzina, da 0,335 a 0,322 per il gasolio e da 0,152 a 0,149 per il gpl.

Il costo netto del carburante (senza le accise)

Altro parametro da considerare è quello del costo netto del carburante. Al 4 aprile si attesta a 0,991 euro al litro per la benzina, 1,098 per il gasolio e 0,579 per il gpl. Il 28 marzo il costo era più alto: 1,054 euro al litro per la benzina, 1,155 per il diesel e 0,590 per il gpl: parliamo di 6 centesimi in meno in una settimana per la benzina, 5 per il diesel e 1 per il gpl.

Se però torniamo indietro al 21 marzo la differenza è minore: in quella settimana il costo netto della benzina era di 1,023 euro al litro, del gasolio di 1,124 e per il gpl di 0,571. Quindi il costo netto dal 21 marzo al 4 aprile è sceso di 3 centesimi per benzina e diesel e aumentato di 1 centesimo al litro per il gpl. Rispetto al 14 marzo, invece, la discesa è ancora maggiore.

Basta però tornare indietro di un mese per vedere quanto è aumentato il costo netto del carburante: il 7 marzo la benzina aveva un prezzo di 0,872 euro al litro, il diesel di 0,882 e il gpl di 0,552. Il 28 febbraio questi valori erano ancora più bassi: non a caso il prezzo totale oggi, considerando anche il taglio delle accise, resta simile a quello del 28 febbraio per la benzina e addirittura più alto per il diesel.

Il prezzo della benzina è sceso solo grazie al taglio delle accise?

Il prezzo del carburante al distributore è nettamente sceso dopo il taglio delle accise introdotto dal governo. Ma qual è la reale differenza dei prezzi tra i giorni precedenti alla sua entrata in vigore e oggi? Dal 21 marzo al 4 aprile il costo complessivo della benzina è sceso di 34,5 centesimi al litro, quello del diesel di 33,5 centesimi.

Il taglio delle accise (e della parte di Iva relativa alle accise) introdotto dal governo riduce di 30,5 centesimi il prezzo del carburante: è quindi evidente che il costo è sceso maggiormente, seppur di poco, e che il prezzo di benzina e diesel è più basso indipendentemente dal taglio delle accise.

È altrettanto evidente che la riduzione del costo al distributore è in larghissima parte (quasi la totalità) merito del taglio delle accise voluto dall’esecutivo e che in caso di mancata conferma dell’intervento statale dal 3 maggio i prezzi tornerebbero a valori non così lontani da quelli di un mese fa. Un capitolo a parte merita il gpl: il costo è sceso di quasi 5 centesimi dal 21 marzo al 4 aprile, cioè la metà di quanto atteso. Il taglio delle accise, in questo caso, ha inciso meno di quanto sperato.

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