Nuovo bonus benzina, 200 euro non solo ai dipendenti? A chi spetta e come ottenerlo
Nuovo bonus benzina contro il caro carburante: i 200 euro sono destinati ai dipendenti, ma si allarga la platea di beneficiari. Vediamo come ottenerlo.
Ci sono nuovi elementi che riguardano il nuovo bonus benzina: i 200 euro spettano sì ai lavoratori dipendenti, ma con la conversione in legge del decreto Ucraina si allarga la platea di beneficiari del contributo.
Gli emendamenti sono stati presentati da Fratelli d’Italia e sono stati approvati dalle commissioni Finanze e Industria del Senato. Il decreto Ucraina è stato promulgato per contrastare gli effetti economici e umanitari della crisi, tra cui il problema del caro carburante.
Tra le misure pensate c’è appunto il bonus benzina, che arriva fino a un massimo di 200 euro e per il 2022 non concorre alla formazione del reddito (e quindi non vi si pagano le tasse). Vediamo come ottenerlo e quali sono le ultime novità.
Nuovo bonus benzina, 200 euro solo ai dipendenti? Ecco come ottenerlo
A chi spetta il nuovo bonus benzina
In un primo momento il bonus benzina era previsto per i lavoratori dipendenti, ma con l’emendamento al testo del decreto Ucraina viene chiarito che il contributo spetta anche agli studi professionali. Questo significa che tutti i datori di lavoro privati (non solo, quindi, le aziende) possono assegnare questo bonus.
All’inizio sono stati stanziati 9,9 milioni di euro per la misura, ma erano state previste solo le imprese private nel computo del budget da mettere a disposizione. Con l’apertura anche agli studi professionali aumenta non solo la platea di beneficiari, ma anche i costi per la misura. La stima è stata fatta in base al numero di persone che nel 2020 erano state destinatarie di beni ceduti e servizi prestati dalle aziende, circa 660mila.
Come funziona l’incentivo contro il caro carburante
Il contributo per i carburanti arriverà fino a un massimo di 200 euro e viene affiancato anche dal potenziamento del bonus bollette e dalla riduzione delle accise (che ha comportato un abbassamento del prezzo dei carburanti di 25 centesimi al litro, misura che rimarrà fino all’8 luglio).
Non sono previsti requisiti reddituali per poterne beneficiare. Per il 2022 il bonus non concorre alla formazione del reddito. Per il valore dei beni ceduti e dei servizi prestati dalle aziende, la non concorrenza alla formazione del reddito di lavoro dipendente arriva fino ad un limite di 258,23 euro (raddoppiato a 516,46 euro per i periodi di imposta 2020 e 2021).
Invece, se il valore è superiore, concorre interamente a formare il reddito. I buoni carburante vengono invece considerati ulteriori rispetto alla soglia di esenzione dall’Irpef.
Bisogna fare domanda per ottenere il bonus carburante?
Il nuovo bonus carburante ha delle regole diverse rispetto agli altri contributi economici anti-crisi, perché non si tratta di un incentivo concesso dal Governo per l’acquisto di benzina (oppure gasolio, o metano). Il decreto Ucraina, infatti, prevede che saranno le aziende stesse a decidere se concedere o meno il bonus ai propri dipendenti.
Una scelta, quindi, fatta a discrezione dell’azienda: il lavoratore non deve presentare alcuna domanda.
Nuovo bonus benzina, il costo è deducibile dall’azienda
È bene chiarire che l’adesione o meno a questa iniziativa è una decisione che spetta solo all’azienda: è su base volontaria. Tuttavia, è bene anche sapere che per il bilancio aziendale il costo farà parte degli oneri deducibili, seguendo quanto previsto dall’articolo 95 del Tuir.
Lo scopo di questa misura è chiaro: fare in modo che andare a lavorare (visto che lo smartworking viene concesso sempre meno) non pesi ulteriormente sui lavoratori, togliendo quindi almeno il peso economico del carburante per raggiungere il posto di lavoro.
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