Nissan Micra: prova su strada della GPL ECO N-Design

Nissan Micra è disponibile sul mercato italiano anche nella versione GPL. Abbina bassi costi d’esercizio a consumi ridotti, il tutto senza rinunciare alla brillantezza di un motore tre cilindri turbo, potente ed efficiente.

Nissan Micra con doppia alimentazione benzina / GPL ha un’autonomia di oltre 1.000 chilometri (ciclo combinato WLTP).

Si tratta di una alimentazione, quella bifuel, particolarmente apprezzata dal pubblico italiano, nel segmento B la motorizzazione GPL è tra le più scelte rappresentando una quota del 14%.

Tanti i vantaggi offerti da questa tipologia di alimentazione, non solo perché consente la libera circolazione anche nei centri storici in caso di blocco del traffico, ma anche per via della sua notevole percorrenza, oltre agli innegabili vantaggi in termini di risparmio sui costi di rifornimento e sulle agevolazioni fiscali presenti in diverse regioni italiane.

Nissan Micra GPL: motore turbo 3 cilindri

A spingere la compatta cinque porte giapponese dotata di doppia alimentazione benzina GPL ci pensa un tre cilindri turbo siglato IG-T 92 da un litro, abbinato a un cambio manuale a cinque rapporti. Ha una potenza di 90 cavalli per una coppia massima di 160 Nm disponibile a partire dai 2.000 giri al minuto, secondo quanto dichiarato dalla casa madre, le emissioni di CO2 sono pari a 129 g/km per l’alimentazione a benzina e 119 g/km nel caso della GPL (ciclo WLTP), il tutto a fronte di un consumo medio di 5,7 - 6,7 litri per 100 km (benzina/GPL).

L’impianto GPL è prodotto in collaborazione con la BRC Gas Equipment ed è specifico per questo modello, tra i vantaggi di questa installazione, la possibilità di passare anche durante la marcia dall’alimentazione benzina a quella GPL e viceversa, senza alcuna incertezza del motore e dell’elettronica.

Un impianto che vanta una iniezione di tipo sequenziale in grado di dosare con estrema precisione e accuratezza la quantità di GPL da iniettare a seconda delle condizioni di guida, ottimizzando così l’efficienza del motore e la riduzione dei consumi.

Il commutatore è posizionato lungo il tunnel centrale, in prossimità della leva del cambio e dotato di 4 LED che indicano la quantità di GPL presente nel serbatoio, un LED posto nella parte superiore si illumina di rosso nel caso si marci in modalità “benzina” e di verde nel caso si scelga il GPL.

Il sistema memorizza il tipo di alimentazione utilizzata prima dello spegnimento della vettura per poi, nel caso venga spenta in modalità GPL, una volta raggiunta la temperatura d’esercizio ottimale attivarla automaticamente, il tutto avvertendo il pilota con un segnale sonoro.

Il serbatoio GPL è posizionato nel bagagliaio al posto della ruota di scorta e ha una capacità lorda di 42 litri (33.6 litri effettivi).

Nissan Micra GPL: prezzi a partire da 19.550 per l’Acenta

La motorizzazione IG-T 92 GPL è disponibile in tre allestimenti:

• Eco Visa;
• Eco Acenta;
• Eco N-Design.

Prova su strada

Comoda, brillante, scattante, il motore turbo tre cilindri ha una voce sommessa, discreta, ma una potenza in grado di permettere al pilota di effettuare rapidi e sicuri sorpassi. Lo sterzo è sufficientemente leggero, in città si apprezza l’ottimo diametro di volta, in autostrada, la nuova Nissan Micra trasmette sicurezza, sia in appoggio sia durante i rapidi cambiamenti di direzione.

All’accensione l’alimentazione è sempre quella benzina, una volta raggiunta la giusta temperatura d’esercizio l’elettronica provvede al passaggio in automatico, se precedentemente la vettura era stata spenta in modalità GPL.

Il cambio è preciso negli innesti, il comando della frizione leggero, ottimo il comfort acustico, la plancia è ricca di pulsanti e comandi, quelli del climatizzatore automatico sono posti in basso, lo schermo dell’infotainment è perfettamente visibile.

Complice il caotico traffico di Roma, abbiamo provato la nuova Micra GPL in svariate condizioni, dalla città all’autostrada, con percorrenze medie nell’ordine dei 16 km/litro, l’autonomia in GPL supera abbondantemente i 450 km a fronte di un costo medio che di fatto è meno della metà rispetto ad un analogo rifornimento a benzina.

E qui si apprezza la presenza della doppia alimentazione, perché realmente il risparmio è notevole, il tutto assume ancora più valore se si pensa che l’autonomia complessiva supera i 1.000 km, il che consente lunghe percorrenze in totale sicurezza.