L’iconica Bentley Blower rinasce come citycar elettrica

Gaetano Cesarano

22/08/2023

22/08/2023 - 16:31

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Omologata e progettata per essere utilizzata su strada, la Blower Jnr prodotta da The Little Car Company è una riproduzione in scala all’85% della mastonditica vettura originale.

The Little Car Company ha presentato una riproduzione in scala all’85% della Bentley più famosa del mondo. Si tratta della prima vettura omologata per la circolazione su strada prodotta da The Little Car Company ed è la più sofisticata city car mai costruita fino ad oggi.

La Blower Jnr è una riproduzione della Bentley 4,5 litri Team Car n. 2 del 1929 custodita nella Heritage Collection della Casa inglese.

Bentley Blower Jnr: un omaggio ad un’icona automobilistica inglese

Realizzata a mano secondo gli stessi elevati standard che contraddistinguo tutte le vetture Bentley e impreziosita da splendidi dettagli ispirati all’originale Team Car, la Blower Jnr è costruita attorno a un gruppo propulsore elettrico da 48 Volt con un motore da 15 kW (20 CV), che le permette di raggiungere una velocità massima di 72 km/h con un’autonomia di poco superiore ai 100 chilometri.

La vettura originale del 1929 - assicurata per 25 milioni di sterline - è stata utilizzata da The Little Car Company per riprodurre con accuratezza tutti i dettagli nella scala all’85%. Il risultato è un veicolo di grande qualità: l’auto misura 3,7 metri di lunghezza e 1,5 metri di larghezza e - a differenza degli altri prodotti di The Little Car Company - è omologata per l’utilizzo su strada.

Al di là dei numeri, la bellezza della Blower Jnr risiede nei dettagli che richiamano l’auto originale come la seduta dei due passeggeri che siedono uno dietro l’altro.

Le molle a balestra e gli ammortizzatori a frizione ridimensionati e corretti per l’epoca garantiscono una guida confortevole, mentre i freni a disco Brembo all’anteriore e i tamburi al posteriore assicurano la giusta potenza di arresto. Il motore elettrico è montato sull’asse posteriore, mentre le batterie e l’elettronica di trasmissione sono installate in un alloggiamento nascosto.

La carrozzeria è realizzata in due sezioni e la struttura posteriore, realizzata in fibra di carbonio anziché in frassino come in origine, è rivestita in tessuto impregnato: in questo caso esattamente come l’originale.

Il cofano, con le sue molteplici feritoie di raffreddamento, è realizzato a mano in alluminio con tecniche tradizionali e fissato con splendide cinghie di cuoio con fibbie. L’abitacolo per due persone ha una disposizione 1+1, con una posizione di guida centrale regolabile. Nella parte posteriore dove era originariamente collocato il serbatoio del carburantesi trova oggi un vano per una borsa da weekend realizzata su misura.

Nella parte anteriore dell’auto, il finto sovralimentatore ospita la porta di ricarica del caricabatterie di bordo. In scala leggermente ridotta troviamo anche l’alloggiamento del radiatore placcato in nichel e il cruscotto in alluminio tornito.

La pompa di pressione del carburante è nella realtà il selettore della modalità di guida, con la possibilità di scegliere tra Comfort (2 kW), Bentley (8 kW) o Sport per una potenza massima di 15 kW. L’inserimento della marcia (D, N, R) avviene invece tramite una leva che assomiglia all’originale comando d’accensione.

Gli altri interruttori per i fari e gli indicatori di direzione riprendono la forma degli interruttori magnetici della Team Car, mentre l’indicatore di carica della batteria richiama l’amperometro di bordo. Un display a doppia funzione che funge da schermo per il navigatore satellitare Garmin e da telecamera di retromarcia completa l’abitacolo.

99 esemplari per la Blower Jnr First Edition

L’inizio della produzione è previsto per il secondo trimestre del 2024 e i primi 99 esemplari della Blower Jnr saranno prodotti in versione First Edition e caratterizzati da loghi specifici sul cofano, sulle soglie delle portiere e sul cruscotto, oltre che da una targhetta "1 of 99" incisa e numerata.

Tutti i modelli First Edition saranno rifiniti in colore verde Blower, con telaio e ruote verniciati in tinta, una bandiera dell’Unione dipinta a mano su entrambi i lati della carrozzeria, e rivestimenti interni in Lustrana Hide verde scuro. Pannelli laterali e radiatore riportano il numero di gara dell’epoca, mentre il volante è rifinito con una legatura a corda.

La Bentley Blower Team Car No. 2 originale

Nessun’altra Bentley dell’anteguerra ha avuto un impatto come la 4,5 Litre Supercharged, nota come "Blower". Pur non avendo mai vinto una gara di durata, la Blower era l’auto da corsa più veloce dell’epoca e annoverava tra i suoi fan lo scrittore Ian Fleming, che in seguito decise che il suo famoso agente segreto James Bond avrebbe guidato proprio una Bentley sovralimentata da 4,5 litri.

Le Bentley Blower nacquero da un’intuizione di Tim Birkin - noto pilota da corsa e Bentley Boy - per ottenere una maggiore velocità dalle vetture da corsa dell’epoca. Anziché aumentare la cilindrata del motore, Birkin rimase impressionato dal compressore tipo Roots sviluppato dall’ingegnere britannico Amherst Villiers, che aumentava la potenza della 4,5 Litre da 130 CV a 240 CV e convinse il presidente ad autorizzarne la produzione di 55 esemplari, di cui cinque destinati alle competizioni.

L’auto che fa parte della flotta storica Bentley è la seconda delle quattro vetture "Team" sviluppate presso le officine Birkin & Co a Welwyn Garden City con il finanziamento della ricca ereditiera Dorothy Paget. Le vetture parteciparono a dodici gare, la più famosa delle quali fu la 24 Ore di Le Mans del 1930.

La Team Car No. 2 è stata restaurata con cura negli anni Sessanta, conservando gran parte della sua patina originale. Di proprietà di Bentley Motors dal 2000, ha subito solo piccoli interventi di manutenzione e si presenta come l’avrebbe guidata all’epoca Birkin. Da allora ha partecipato alla odierna Mille Miglia per cinque volte, si è recata a Le Mans in diverse occasioni ed è apparsa anche al Goodwood Festival of Speed e al Pebble Beach Concours d’Elegance.

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