Dacia Spring: il SUV elettrico costerà 11 mila euro
Il primo SUV elettrico di Dacia è stato avvistato in Romania, il suo debutto in Europa previsto nel 2021
Una delle novità più attese nel mondo dei motori per il 2021 è sicuramente Dacia Spring. Si tratta del primo modello completamente elettrico della casa rumena che è stato mostrato negli scorsi mesi online in versione concept car. La vettura che deriva dalla Renault City Z-KE cinese debutterà a metà del 2021 nei principali mercati europei. Si tratterà di un piccolo SUV completamente elettrico che sarà capace di garantire un’autonomia di 200/250 km con una singola ricarica e che avrà un prezzo molto basso.
11 mila euro potrebbe essere il prezzo di partenza del SUV Dacia Spring
Dacia Spring infatti si candida a diventare l’auto elettrica più economica tra quelle presenti sul mercato. Si dice che il piccolo SUV che avrà dimensioni inferiori ai 4 metri possa avere un prezzo di partenza di 11 mila euro. In Cina l’auto ha un prezzo di partenza intorno agli 8 mila euro.
Qui nel nostro continente le modifiche necessarie per rendere l’auto idonea ad essere venduta in Europa faranno leggermente lievitare il prezzo ma si dice che 11 mila o al massimo 12 mila euro siano il prezzo della versione entry level del SUV. Dunque questo sarà davvero il primo modello elettrico alla portata di tutti.
Dacia nutre grandi aspettative su questo veicolo. Il lancio di Dacia Spring sul mercato potrebbe far impennare le vendite del marchio rumeno che fa parte del gruppo Renault. Questo almeno è quello che sperano i dirigenti della società. Si dice che il veicolo avrà un’autonomia tra 200 e 250 km e inoltre la sua velocità massima sarà di 110 km/h.
In Romania si dice che in Europa il modello possa partire da un prezzo addirittura inferiore ai 10 mila euro. Ma queste voci sono tutt’altro che confermate. In ogni caso, considerato che queste cifre sono al netto degli incentivi e dei bonus previsti per le auto elettriche, si capisce che nonostante la scarsa autonomia e i pochi cavalli, l’auto potrebbe risultare appetibile per molti anche in Italia.
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