Wave Smart Mobility Event: mobilità sostenibile in tutte le sue forme
La convention dedicata alla mobilità sostenibile a 360° ha visto affrontare il tema cruciale dell’auto elettrica e della decarbonizzazione con un eccezionale parterre di relatori.
Presso il Museo dell’Ara Pacis di Roma si è tenuta la terza edizione di "Wave - Smart Mobility Event", appuntamento annuale dedicato alla mobilità sostenibile in tutte le sue forme.
L’evento punta a individuare le soluzioni e i percorsi di innovazione e sostenibilità che possono rivoluzionare positivamente le abitudini, l’economia e l’industria della mobilità. Nel corso della terza edizione un parterre di ospiti illustri composto da manager d’impresa, esponenti istituzionali, insieme a rappresentanti di enti e associazioni si sono confrontati su vari ambiti: dalla mobilità italiana all’evoluzione delle aree urbane, dalla roadmap per la decarbonizzazione del trasporto aereo all’economia del mare e all’intermodalità.
Nel corso del primo panel dal titolo "La mobilità italiana: analisi della domanda e nuovi percorsi sostenibili" il focus si è concentrato sulle nuove abitudini e i nuovi modelli di vita, insieme agli obiettivi di riduzione delle emissioni climatiche, che portano a ridisegnare il mondo della mobilità secondo nuovi paradigmi che coinvolgono l’intera filiera, dall’industria automotive e della componentistica alle infrastrutture ferroviarie, chiamate a costruire un nuovo modello sostenibile dal punto di vista economico, sociale e green.
Oltre a Pasquale Ciacciarelli, Assessore all’urbanistica della Regione Lazio, e Marco Santucci, Amministratore Delegato di Jaguar Land Rover Italia, è intervenuto anche Stefano Genovese, Head of Institutional & Public Affairs del Gruppo Unipol e Coordinatore del Think Tank The Urban Mobility Council che ha sottolineato:
Le opportunità generate dall’economia dei dati hanno aperto nuove prospettive nell’ambito della mobilità con benefici indiscutibili per i singoli e la collettività. Solo un approccio decisionale non ideologico, ma basato sull’analisi oggettiva dei dati potrà consentire, tanto ai decisori pubblici europei, nazionali e locali quanto ai privati cittadini, di fare le scelte più efficienti ed economiche per adottare una transizione nella mobilità che sia a misura di ciascuno e, proprio per questo, accettata da tutti
"In media il 30% degli automobilisti in Italia potrebbe già passare a un’auto elettrica senza cambiare la sua giornata, facendo gli stessi spostamenti. Sicuramente ci sono delle resistenze culturali della popolazione, un certo tasso fisiologico di conservatorismo e un tasso comprensibile di opportunismo economico: ciò che è sostenibile dovrebbe esserlo sia dal punto di vista ambientale sia dal punto di vista sociale. È inevitabile che una nuova tecnologia costi di più nella sua fase iniziale ed è altrettanto inevitabile che chi è chiamato ad adottarla abbia delle naturali ritrosie, finché questa non diventi conveniente e finché questa non diventi giusta per sé stessi".
La discussione è poi proseguita con "L’evoluzione delle aree urbane, le nuove forme di mobilità". La possibilità di passare ad un modello "mobility as a service" in tempi rapidi ed economicamente sostenibile ed una micromobilità integrata in maniera complementare al trasporto pubblico sono le soluzioni auspicate dai partecipanti che insieme ad Eugenio Patanè, Assessore alla mobilità del Comune di Roma - si sono interrogati sui provvedimenti in ambito urbano per incentivare il passaggio alla mobilità elettrica.
Per Alessandro Felici, CEO RideMovi: "l’integrazione tra TPL e mobilità condivisa ha il potenziale di rilanciare il servizio pubblico e riposizionare l’Italia da fanalino di coda europeo a Paese all’avanguardia".
Il concetto alla base è molto semplice: il TPL risulta economicamente sostenibile ed efficace negli orari di punta, quando il tasso di carico dei passeggeri supera il 50%, se i mezzi sono vuoti diventa invece inefficiente, impattando pesantemente sul conto economico e impedendo lo sviluppo capillare del servizio. L’integrazione tra TPL e micromobilità permetterebbe di non sovrapporre i due servizi ma concentrarli dove fanno meglio: raddoppio delle corse pubbliche negli orari di punta e taglio delle corse inefficienti che potrebbero essere sostituite con la micromobilità. Questo scenario, oltre a migliorare il livello di servizio sempre disponibile e coerente con la domanda, avrebbe un impatto molto positivo sui conti pubblici eliminando le inefficienze del e permettendo maggiori investimenti in infrastrutture e mezzi.
L’evento è poi proseguito con "La roadmap per la decarbonizzazione del trasporto aereo" e "L’economia del mare: rotte sostenibili, infrastrutture e intermodalità". Gli obiettivi dell’Agenda 2030 e di Net Zero Emissions entro il 2050 stanno ridefinendo anche il trasporto aereo. E’ necessario identificare già oggi un percorso efficace in grado di valorizzare e guidare gli investimenti in ricerca e sviluppo del settore verso biocarburanti, utilizzo di fonti rinnovabili, nuove tecnologie per la propulsione degli aerei e lo sviluppo dell’intermodalità. In modo similare le strategie marittime nel Mediterraneo e le nuove opportunità della blue economy si scontrano con vecchie e nuove sfide a cui rivolgere l’attenzione come la crisi energetica, l’aumento dei prezzi delle materie prime, l’evoluzione delle rotte navali. Le soluzioni per il settore passano attraverso investimenti in digitalizzazione, sostenibilità e soprattutto infrastrutture cui il PNRR può dare sicuramente un forte impulso.
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