Motore termico a idrogeno invece delle fuel cell: la scelta controcorrente di Namx

Gaetano Cesarano

13 Dicembre 2023 - 16:50

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La start-up afro-francese punta sul tradizionale motore a combustione per il suo primo veicolo a idrogeno: una mossa ardita e controcorrente che potrebbe rivelarsi non molto sostenibile.

Namx, azienda automobilistica afro-francese che opera nel settore dell’idrogeno, ha annunciato la scelta di utilizzare la tecnologia del motore a combustione interna (ICE) per il suo primo veicolo a idrogeno.

Una mossa strategica ardita e sicuramente controcorrente che sottolinea però un approccio pragmatico dell’azienda, che punta ad associare una tecnologia collaudata agli obiettivi di sostenibilità. Lo scopo è quello di combinare una motorizzazione versatile e funzionale con costi di produzione controllati, per rendere veramente accessibile la mobilità a idrogeno. La scelta della tecnologia ICE per i trasporti a idrogeno è in linea con gli approcci d’avanguardia adottati dai giganti del settore automobilistico.

Al fianco di aziende affermate, Namx punta su una tecnologia comprovata e collaudata nel tempo, sfruttando decenni di investimenti e continui miglioramenti. Inoltre, i veicoli con motore a combustione interna a idrogeno non presentano i principali inconvenienti dei veicoli elettrici a celle a combustibile (FCEV), che dipendono dai metalli delle terre rare. I motori a combustione interna garantiscono una maggiore stabilità e prevedibilità dei costi di produzione, mettendo l’azienda e i suoi clienti al riparo dalle fluttuazioni di prezzo associate all’approvvigionamento di minerali rari.

I motori a combustione di idrogeno vantano anche una maggiore robustezza e versatilità rispetto alle celle a combustibile, in quanto eliminano la necessità di H2 di elevata purezza, che comporta la sostituzione regolare dei filtri dell’aria e dell’idrogeno, e possono ospitare idrogeno di qualità inferiore e più economico. Queste caratteristiche particolari fanno dei veicoli con motore a combustione interna a idrogeno una scelta economica e funzionale per tutto il loro ciclo di vita.

La decisione di optare per un motore convenzionale consente anche di sfruttare l’ampia rete di riparazione e manutenzione automobilistica esistente, con un accesso facile ed economico ai pezzi di ricambio. Ciò garantirebbe anche un ciclo di vita dell’auto presumibilmente più lungo ed economico rispetto alle controparti elettriche.

Faouzi Annajah, fondatore e CEO di NAMX, ha dichiarato: "Questa scelta industriale accelera lo sviluppo di Namx e rafforza la nostra capacità di raggiungere un mercato più ampio. L’adozione della motorizzazione ICE si basa su una chiara logica: ricorrere a una tecnologia collaudata, affidabile ed economica, dando forma a nuovi orizzonti per la mobilità sostenibile. Nei prossimi 12 mesi presenteremo il nostro prototipo rotabile HUV equipaggiato con un motore V8 a combustione di idrogeno".

La scelta ingegneristica di Namx offre un percorso verso la mobilità sostenibile salvaguardando il tessuto industriale automobilistico attuale dalle turbative associate all’elettrificazione. Per i più appassionati del motore termico preserva l’esperienza di guida e l’emozione unica del rombo motore.

Nel frattempo il prototipo dell’HUV, realizzato in collaborazione con Pininfarina e che era stato mostrato in diversi eventi internazionali nel corso del 2022, è stato rielaborato nel design per integrare un nuovo paraurti e diffusore posteriore aerodinamico per accogliere un sistema di scarico a combustione di idrogeno.

I prossimi mesi saranno comunque cruciali per capire se la direzione intrapresa da Namx è quella giusta perché, sull’intero ciclo di vita del prodotto, la produzione di idrogeno associata alla congenita scarsa efficienza dei motori termici potrebbe portare ad un primato negativo nello spreco di energia.

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