La Fiat più costosa al mondo è la 8V Zagato
Valutazione record per un esemplare storico del marchio torinese: la Fiat 8V Berlinetta Zagato è stata battuta all’asta per 2,9 milioni di dollari.
Nell’affascinante mondo delle automobili d’epoca, poche creazioni si distinguono come veri gioielli dell’ingegneria e del design. Una di queste è la Fiat 8V Berlinetta Zagato, un’opera d’arte su quattro ruote che ha scritto una pagina indelebile nella storia dell’automobilismo. Non solo è un esempio straordinario dell’ingegneria italiana, ma è anche diventata la Fiat più costosa mai venduta fino ad oggi.
In occasione dell’asta organizzata da RM Sotheby’s durante la Monterey Car Week negli USA, un esemplare della Fiat 8V Berlinetta Zagato è stato infatti venduto a ben 2,9 milioni di dollari: un vero record per una vettura del marchio torinese.
La Fiat 8V è uno dei modelli più rari della Casa ed è stata prodotta in soli 114 esemplari dal 1952 al 1954, alcuni dei quali - come l’esemplare battuto da RM RM Sotheby’s, furono personalizzati dalle più rinomate carrozzerie dell’epoca come Ghia, Vignale e appunto Zagato.
La Fiat 8V: audacia post-bellica
Progettata dalla Fiat - in accordo con il Governo italiano - subito dopo la fine del secondo conflitto mondiale come simbolico ringraziamento per le misure messe in atto con il Piano Marshall, la Fiat 8V fu inizialmente pensata per il mercato statunitense, ma scemate le necessità politiche la sua produzione fu presto accantonata.
Nel 1950 la direzione commerciale Fiat si convinse però a rilanciare l’immagine sportiva del marchio, motivo per cui la direzione tecnica guidata dall’ing. Giacosa rispolverò il progetto di tre anni prima definendo le caratteristiche di una vettura che avrebbe sorpreso il mondo con la sua audacia e innovazione.
La nuova vettura sarà presentata al Salone dell’Automobile di Parigi del 1952. La carrozzeria era firmata da Luigi Fabio Rapi, che aveva già disegnato l’Isotta Fraschini Monterosa, mentre il motore era caratterizzato dall’insolito frazionamento a otto cilindri a fronte di una cilindrata di soli 2 litri.
Grazie a due carburatori doppio corpo Weber la vettura era accreditata di una potenza massima di 105 CV (ma nelle evoluzioni successive arriverà a 127) con una velocità massima di 190 km/h.
Nonostante l’impostazione molto tradizionale con trasmissione manuale a quattro marce e freni a tamburo, la Fiat 8V si distingueva dalle blasonate concorrenti dell’epoca per le sospensioni a quattro ruote indipendenti, adottate per la prima volta su una vettura del gruppo torinese.
L’elevato prezzo di listino (3 milioni di Lire dell’epoca) non favorì le vendite e la vettura ebbe uno scarso successo commerciale. Anche per questo motivo molti autotelai furono ceduti ai carrozzieri dell’epoca che su base 8V realizzarono diverse one-off e dream car oltre ad esclusivi modelli in piccola serie.
Fiat 8V Berlinetta Zagato
Il design della Fiat 8V di serie presentava linee pulite ed eleganti, con una carrozzeria aerodinamica tesa a migliorarne le prestazioni, ma l’intervento di Zagato - introducendo ulteriori elementi distintivi - ne ha elevato ulteriormente il design. La Berlinetta Zagato è diventata rapidamente un oggetto del desiderio per gli appassionati di automobili di tutto il mondo.
L’abitacolo, pur essendo progettato per la guida sportiva, non trascurava il comfort e l’eleganza, creando un equilibrio armonioso tra forma e funzione.
La Fiat 8V da 2,9 milioni di dollari
La Fiat 8V venduta a 2,9 milioni di dollari fu acquistata nel 1954 da Giuseppe Malinverni che la immatricolò a Torino con la targa "TO214969" ma ha avuto una storia molto travagliata e molti proprietari in quasi 70 anni.
Nel 1956 fu ceduta ad nuovo proprietario spagnolo, Esteban Sala Soler, che intendeva usarla nei rally e che per questo motivo si affidò alla carrozzeria Zagato per sostituire la carrozzeria d’origine progettata da Rapi. Il design fu completamente stravolto assumendo le forme che la vettura conserva ancora oggi: la carrozzeria in lega leggera presentava un muso basso, una grande griglia frontale per una migliore aspirazione, prese d’aria laterali per un migliore raffreddamento dei freni e il caratteristico tetto a doppia bolla, che da sempre distingue le migliori interpretazioni della carrozzeria milanese. Allo stesso tempo la meccanica fu inviata al reparto competizioni Fiat per modifiche prestazionali che includevano la messa a punto del motore con specifiche sportive.
Nel 1957 Soler partecipò all’VIII Rallye Sestrières, una gara di 1.800 chilometri che si estendeva dalla stazione sciistica piemontese fino a Roma, ottenendo il terzo posto nella graduatoria di classe e il diciannovesimo assoluto. Iscritta l’anno successivo al Rallye Automovilista Iberico riuscì poi a trionfare nella sua categoria.
Dopo il ritiro dalle competizioni, la Fiat 8V fu importata negli Stati Uniti dove fu ceduta più volte fino ad arrivare nel 1976 nella collezione di Jere Brown, un appassionato di corse residente a Oakland, in California. Brown conservò la vettura nel suo garage per oltre 30 anni, fin quando fu scoperta da due restauratori olandesi piacevolmente stupiti dallo straordinario stato di conservazione.
Dopo un restauro completo che ha riportato la Fiat 8V alle perfette condizioni d’origine, nel 2008 la Fiat 8V Berlinetta Zagato prende la via del Belgio. Da allora per la vettura si sono aperte per la vettura le porte dei più grandi concorsi d’eleganza per vetture storiche.
Presentata al Concorso d’Eleganza di Villa d’Este del 2009 ha vinto facilmente la sua categoria, cui hanno fatto seguito un’ulteriore vittoria di classe allo Zuote Concours d’Elegance 2012 e i premi speciali all’Unique Special Ones di Firenze 2011 e allo Chantilly Concours d’Elegance 2015. Presentata anche al Concorso d’Eleganza di Pebble Beach del 2009 e al Concorso Internazionale di St. James del 2013, la Fiat (V Berlinetta Zagato ha anche completato con successo la Mille Miglia storica per tre volte consecutive (dal 2010 al 2012).
Nel 2015 la Fiat è stata acquistata da un collezionista californiano con cui è tornata nuovamente a Pebble Beach, dove ha ottenuto il 2° posto nella competitiva classe Fiat Custom Coachwork 2016.
Si tratta sicuramente di una delle Fiat più rare e desiderabili e non sorprende pertanto che abbia raggiunto una valutazione record che sfiora i 3 milioni di dollari. La Fiat 8V Berlinetta Zagato ha rappresentato un momento cruciale nella storia automobilistica italiana, dimostrando la capacità dell’industria automobilistica del Paese di competere su scala internazionale ed è una testimone silenziosa di un’epoca di innovazione e audacia, che continua a ispirare e affascinare gli appassionati di automobili di tutto il mondo.
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