Jaguar-Land Rover: si è dimesso il CEO Thierry Bolloré
Dopo due anni al vertice del gruppo automobilistico del lusso, l’amministratore delegato di Jaguar-Land Rover lascia l’azienda.
Nuovo cambio al vertice in uno dei più famosi gruppi automobilistici del vecchio continente. Dopo aver assistito nei mesi scorsi al passaggio di consegne - non privo di stascichi - tra Herbert Diess e Oliver Blume alla guida del colosso tedesco Volkswagen, giro di poltrone anche in casa Jaguar Land Rover con Thierry Bolloré che dopo poco più di due anni ha rassegnato le dimissioni dall’incarico di amministratore delegato del gruppo.
Come precisato da un comunicato ufficiale diffuso da Tata Motors, il gruppo indiano che da anni controlla lo storico costruttore automobilistico inglese, le dimissioni saranno effettive a partire dal prossimo 1 dicembre 2022.
Bolloré, ex braccio destro di Carlos Ghosn e successivamente numero uno di Renault nel 2019, ha sostituito Ralf Speth alla guida di Jaguar Land Rover con l’impegno di tornare a generare profitti dopo il duro colpo assestato dalla pandemia. La decisione del manager francese è dovuta a non meglio specificate "motivazioni personali", ma di sicuro il periodo nero che sta vivendo il settore automotive non lo ha aiutato nel suo compito: l’anno scorso il gruppo ha perso 450 milioni di sterline e nei primi sei mesi di quest’anno ha già "bruciato" ulteriori 700 milioni.
Nominato CEO di Jaguar Land Rover nel settembre 2020, Bolloré vanta una vastissima esperienza nel settore automotive: per il gruppo Renault è stato vicepresidente esecutivo per la produzione e gli approvvigionamenti e successivamente Chief Operating Officer e CEO, in precedenza è stato vicepresidente per Europa e Sud Africa della multinazionale Faurecia, specializzata nella produzioni di componenti, e vicepresidente di Michelin con responsabilità del business aeronautico.
Il suo testimone, fino alla designazione del nuovo CEO, sarà raccolto da Adrian Mardell, attuale direttore finanziario del Gruppo e da 3 anni membro del consiglio di amministrazione, che assumerà l’incarico ad interim.
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