Carta di circolazione: cos’è e come leggere il libretto auto

Andrea Tomelleri

1 Febbraio 2024 - 10:00

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La carta di circolazione è il documento rilasciato al momento dell’immatricolazione. Approfondiamo le caratteristiche del libretto auto e cosa fare in caso di aggiornamento o smarrimento.

La carta di circolazione è il documento che viene rilasciato quando un veicolo viene immatricolato o reimmatricolato. Al suo interno sono contenute le informazioni principali del veicolo, che sono riportate all’interno di una piccola legenda sul retro, introdotta con il formato europeo del documento adottato a partire dal 1999.

Carta di circolazione o libretto dell’auto: cos’è e a cosa serve

La carta di circolazione è il libretto auto? Una domanda che molti automobilisti si pongono è se siano la stessa cosa. In effetti la risposta è affermativa, si tratta dello stesso documento. La denominazione “carta di circolazione” è quella più corretta dal punto di vista burocratico e giuridico, mentre “libretto dell’auto” è il modo che viene utilizzato in gergo dalla maggior parte delle persone.

Perché la carta di circolazione è importante? Dal momento che questo documento contiene tutte le informazioni inerenti al veicolo, come il numero di targa, l’intestatario, l’anno di immatricolazione, la classe di emissione, le caratteristiche dei pneumatici omologati per il veicolo e molto altro, si tratta della carta d’identità del veicolo stesso. Il libretto dell’auto è fondamentale non solo per certificare il possesso ma anche per monitorare lo stato del veicolo, i proprietari nel corso degli anni e le revisioni - che certificano la salute del mezzo - e per reperire diverse informazioni essenziali di vario tipo, come vedremo più avanti.

Si tratta di un documento obbligatorio da portare sempre con sé in auto.

Come leggere la carta di circolazione

Anche se il libretto è facilmente raggiungibile nel cassetto delle nostre auto, non è un documento che leggiamo spesso; inoltre, per come si presenta, può non essere chiarissimo per chi non ne conosce la struttura.

La carta di circolazione è infatti composta da quattro quadranti:

  • facciata anteriore, primo quadrante: questa sezione contiene i dati relativi all’intestatario del veicolo e i dati che permettono l’identificazione del veicolo stesso. Dal momento che il formato è quello europeo, nella parte alta si trova la sigla dello stato membro che ha emesso il documento, il nome per esteso dello stato e l’autorità competente. Per auto immatricolate nel nostro Paese, troveremo scritto “I” per la sigla, “Repubblica Italiana” per lo stato di emissione e “Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti” per quanto riguarda l’autorità competente. Nella parte inferiore sono invece contenuti il numero del libretto della carta di circolazione e quello dell’immatricolazione che certifica la registrazione alla Motorizzazione.
  • facciata anteriore, secondo quadrante: questa sezione raggruppa i dati relativi alla casa costruttrice del veicolo. Tra le informazioni che si trovano qui ci sono i dati del telaio, il nome del modello, la data di immatricolazione, i dati del motore e anche il colore dalla carrozzeria.
  • facciata anteriore, terzo quadrante: in questa sezione sono presenti le informazioni sul peso del veicolo, le dimensioni, la classe di emissione, il rapporto potenza/tara, l’omologazione dei pneumatici dell’auto.
  • facciata posteriore: questa parte del libretto auto contiene le informazioni riguardo la revisione del veicolo, i passaggi di proprietà eventualmente registrati e la legenda con i codici del libretto.

Carta di circolazione: la legenda

Per aiutare nella comprensione delle varie voci contenute nella carta di circolazione è presente sul retro una legenda, che spiega il significato delle lettere e dei numeri a cui corrispondono le varie informazioni.

  • A: indica la targa del veicolo;
  • B: indica la data della prima immatricolazione del veicolo;
  • 2.1: cognome del proprietario dell’auto (denominazione se persona giuridica);
  • 2.2: dati anagrafici del proprietario del veicolo;
  • 2.3: indirizzo di residenza dell’intestatario del veicolo;
  • 1: nome della casa costruttrice dell’automobile;
  • 2: tipologia del veicolo immatricolato;
  • 3: nome completo dell’auto;
  • E: numero di telaio del veicolo;
  • 1: massa ammissibile della macchina quando a pieno carico;
  • 2: massa ammissibile a pieno carico quando l’auto è in servizio;
  • 3: massa ammissibile a pieno carico auto più rimorchio.

Altri codici presenti nel libretto sono:

  • C: indica i dati dell’intestatario della carta di circolazione;
  • C.3: persona fisica che può utilizzare il veicolo in aggiunta al proprietario;
  • D: indica marca, modello e nome commerciale del veicolo;
  • F: indica la massa del veicolo;
  • G: massa del veicolo in circolazione carrozzato e munito di attacchi per veicoli trattori di categoria diversa da M1;
  • H: Durata di validità;
  • I: Data dell’immatricolazione a cui è riferita la carta di circolazione;
  • J: Destinazione d’uso e carrozzeria;
  • O: Massa ammessa a rimorchio;
  • P.1: cilindrata;
  • P.2: Potenza massima in kW;
  • S: numero di posti a sedere (S.1: posti a sedere compreso il conducente);
  • T: velocità massima;
  • U: rumorosità in decibel;
  • V: emissioni inquinanti;
  • V.1; V.2; V.3; V.4; V.5 Co2; HC; NOx: particolato (per motorizzazioni diesel).

Aggiornamento carta di circolazione: costi e quando si fa

Dopo la prima emissione, la carta di circolazione può essere aggiornata recandosi presso l’ufficio della Motorizzazione civile oppure in un’agenzia di pratiche auto. Dopo aver modificato le informazioni sulla carta di circolazione bisogna ricordarsi di aggiornare le informazioni anche sulla polizza assicurativa. Nel dettaglio, l’aggiornamento è richiesto in una delle seguenti situazioni.

Cambio di residenza dell’intestatario

L’aggiornamento riguarda i dati contenuti nel primo quadrante del libretto auto. La richiesta deve essere presentata presso il Comune di residenza e contestualmente bisogna:

  • compilare il modulo DTT 954;
  • comunicare gli estremi della patente e della targa del veicolo;
  • pagare l’imposta di bollo (32 euro) e gli emolumenti Aci (13,50 euro).

Il Comune di residenza trasmetterà la variazione di residenza al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, che invierà al nuovo indirizzo il tagliando adesivo da applicare sulla carta di circolazione. Il costo dell’aggiornamento per cambio residenza è di 45,50 euro.

Passaggio di proprietà del veicolo

In questo caso vanno aggiornati tutti i dati riguardanti il proprietario del veicolo; sarà possibile guidare su strada l’auto solo dopo che tutte le informazioni saranno state modificate. Il costo dell’aggiornamento per passaggio di proprietà è di 26 euro.

Modifiche strutturali al veicolo

In questo caso dovranno essere indicati i dati che sono stati oggetto di modifica. Questo aggiornamento è richiesto qualora vengano apportate delle modifiche strutturali importanti al veicolo, come ad esempio cambio di alimentazione o la trasformazione d’uso. Nella fattispecie, è necessario presentare:

  • la relazione tecnica del tecnico o del meccanico che ha fatto le modifiche strutturali;
  • ricevute di tre pagamenti (25 euro su conto corrente postale 9001, 32 euro su conto corrente 4028, 12,50 euro sul conto corrente 551002);
  • test da parte dei tecnici specializzati del Dipartimento Trasporti Terrestri.

Il costo complessivo per questo aggiornamento è di 69,50 euro.

Carta di circolazione provvisoria

La carta di circolazione provvisoria è il documento che viene consegnato al proprietario del veicolo nel caso di mancanza della carta di circolazione vera e propria al momento di rilascio della targa. La carta di circolazione provvisoria è anche detta “foglio di via” e sostituisce in tutto e per tutto quella ufficiale. Sarà pertanto necessario averla sempre con sé a bordo del veicolo e mostrarla alle forze dell’ordine nell’eventualità di un controllo.

Il certificato provvisorio viene rilasciato dall’ufficio del Dipartimento per i Trasporti Terrestri nel momento dell’immatricolazione, perché spesso alla registrazione della targa non coincide subito l’inserimento dei dati del veicolo nell’archivio nazionale. Questo documento ha una validità massima di 90 giorni dal rilascio, come indicato dall’articolo 95 del Codice della Strada.

Carta di circolazione smarrita: cosa fare?

Il proprietario del veicolo è tenuto a tenere con cura i documenti, tra cui la carta di circolazione. Potrebbe però succedere che il libretto auto (provvisorio o definitivo) venga smarrito: ecco come comportarsi per non andare incontro a problemi, dato che si tratta di una situazione da non sottovalutare.

Nel caso di perdita o smarrimento della carta di circolazione, è necessario per prima cosa presentare denuncia di smarrimento alle autorità competenti (presso una stazione di Polizia o un Comando dei Carabinieri). Nel giro di circa 48 ore sarà possibile ottenere un documento sostitutivo, mentre viene fatta richiesta da parte degli organi di Polizia di un duplicato. Se la richiesta avrà esito positivo, verrà rilasciata una nuova carta di circolazione che andrà a sostituire quella vecchia, che verrà spedita dalla Motorizzazione civile all’indirizzo del proprietario del veicolo.

Il costo da sostenere per l’emissione del nuovo documento di circolazione è pari a 10,20 euro. La somma è da versare compilando il modulo TT2119 con in allegato la denuncia di smarrimento e la carta di circolazione sostitutiva.

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