Auto elettriche, wall box: cos’è, come funziona e vantaggi della ricarica domestica

Gaetano Cesarano

19/05/2023

22/05/2023 - 21:38

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I sistemi wall box consentono di ricaricare a casa auto elettriche e ibride plug-in in maniera più efficiente rispetto a una presa elettrica tradizionale.

L’installazione di una stazione di ricarica domestica, nota anche come wall box, è un’esigenza sempre più sentita da tanti proprietari di auto elettriche o ibride plug-in.

La wall box è una soluzione di ricarica domestica progettata per l’installazione a parete che può essere utilizzata sia in abitazioni di tipo unifamiliare sia in condominio. Molte vetture elettriche sono dotate di un’apposito caricabatterie con attacco schuko che permette l’utilizzo di una presa domestica tradizionale, ma l’utilizzo di una wall box consente di effettuare la ricarica in tempi più rapidi e in completa sicurezza risultando così una soluzione molto più efficiente per ricaricare il veicolo.

Installazione wall box: la normativa

L’installazione di una wall box è regolata da norme precise (CEI EN 61851-1) che classificano le modalità di connessione alla rete elettrica dei veicoli secondo quattro modi di ricarica:

  • Modo 1, la ricarica viene effettuata tramite una presa a 230 V con corrente fino a 16 A
  • Modo 2, a differenza del sistema precedente viene utilizzato un apposito cavo con dispositivo di protezione e controllo (control box)
  • Modo 3, l’alimentazione del veicolo avviene in corrente alternata 230/400 V tramite apposite stazioni di ricarica e connettori specifici
  • Modo 4, l’alimentazione del veicolo avviene mediante stazioni di ricarica in corrente continua che a differenza degli altri sistemi inglobano anche il cavo di ricarica

I vantaggi della wall box per la ricarica dell’auto elettrica

  • Previene ed evita il sovraccarico della rete elettrica in casa, garantendo una ricarica in massima sicurezza
  • Installata negli spazi privati permette di ricaricare facilmente l’auto nelle soste notturne
  • La ricarica è più veloce rispetto al collegamento con presa schuko e control box
  • Sono previsti vantaggi fiscali per l’installazione con contributi fino all’80%

Wall box: come funziona?

Il collegamento di un’auto elettrica ad una wall box per la ricarica domestica non è diverso da quello mediante la normale presa schuko ed è sufficiente collegare il veicolo alla speciale presa di corrente a muro mediante il cavo specifico.

La potenza erogata da una wall box può arrivare a 7,4 kW ma con speciali configurazioni e collegamenti in corrente alternata trifase - come ad esempio negli edifici commerciali - è possibile raggiungere anche una potenza massima di 22 kW o effettuare due ricariche contemporanee.

Le wall box adeguano la potenza della rete a quella dell’auto elettrica, con una velocità di ricarica che dipende non solo dalla potenza erogata dalla wall box stessa (3,7 kW, 7,4 kW o 22 kW) ma anche dal modello d’auto specifico e in particolare dal suo caricabatterie: più è potente, più la ricarica sarà veloce.

Per la ricarica di un pacco batteria da 50 kWh con una presa tradizionale sono necessarie oltre 15 ore con l’allaccio ad una rete da 3 kW , mentre con una wall box da 7,4 kW la stessa ricarica può avvenire in meno della metà del tempo.

Installare la wall box in condominio

L’installazione di una stazione di ricarica per veicoli elettrici all’interno di un condominio può avvenire:

  • nel proprio box auto, ovvero uno spazio privato ad uso esclusivo di un condomino
  • in una zona comune adibita a parcheggio

Nel primo caso è sufficiente segnalare l’installazione all’amministratore, assicurandosi che vengano aggiornate le certificazioni di sicurezza antincendio, nell’altro caso è necessario richiedere la convocazione di un’assemblea condominiale per presentare il progetto che potrà essere avallato al raggiungimento della maggioranza semplice di voti a favore.

La stazione di ricarica può essere anche inserita in una zona del condominio non destinata al parcheggio a patto che non venga ostacolato l’uso delle aree comuni e che venga effettuato un cambio di destinazione d’uso. In questo caso, è fondamentale garantire che tutti i condomini possano usufruirne.

Quale wall box scegliere?

Per la scelta della wall box più adatta è importante valutare la potenza di uscita e il tipo di connettore previsto: attualmente il più diffuso sulle auto di recente progettazione è il "tipo 2", noto anche come Mennekes, che dal 2018 è diventato lo standard per veicoli europei e asiatici.

Per le installazioni condominiali molto spesso non è necessario aumentare la disponibilità di energia nell’edificio, anche se in alcuni casi può essere utile sfruttare le opzioni di ricarica intelligente per bilanciare l’utilizzo energetico. Nell’ipotesi di installazioni private in box o garage - in aggiunta al bonus fiscale previsto dal Governo - si può anche ottenere l’aumento gratuito della potenza fino a 6 kW senza modificare il contratto di fornitura elettrica o sostenere costi aggiuntivi.

Costi di installazione e divisione spese tra condomini

I costi da considerare per l’installazione di una wall box devono tener conto oltre all’acquisto del dispositivo di ricarica, l’intervento di tecnici qualificati che possano garantire il collegamento a norma oltre alla distanza tra il sistema e la cabina elettrica più vicina per le necessità di allaccio alla rete.

Negli impianti condominiali i costi di installazione saranno divisi tra i vari condomini, ma - se la wall box è collegata al contatore condominiale - per ogni utilizzatore deve essere prevista una contabilizzazione separata dei consumi.

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