Formula 1 in lutto, è morto Charlie Whiting
Si è spento all’età di 66 anni il direttore di gara della F1 alla vigilia della stagione 2019. Il cordoglio della FIA e di tutto il motorsport.
Charlie Whiting è stato una figura fondamentale per la Formula 1, e la sua prematura scomparsa getta l’intero Circus nello sconforto. Il direttore di gara si è spento all’alba di oggi nella sua stanza di hotel presso l’Alberta Park di Melbourne, il circuito dove si trovava per l’inizio della stagione 2019 di F1 in programma questo weekend.
Appena giunta nel paddock, la notizia ha sconvolto gli uomini di ogni scuderia. La causa del decesso è stata un’embolia polmonare che lo ha colpito all’improvviso.
Addio Charlie Whiting, la F1 piange il suo direttore di garra
Nella Formula 1 Charlie Whiting non era soltanto il Direttore di gara e di prova, ma era anche ispettore per la sicurezza dei tracciati e parte dello Sporting e del Technical Group. Con la sua lunga militanza nel Circus era da anni anche la figura di riferimento per team e piloti in merito ad ogni problematica di natura tecnica e sportiva sulle gare.
Dopo aver debuttato come assistente del fratello Nick, che preparava auto da rally con nei pressi del circuito britannico di Brands Hatch, nel 1976 era al fianco di John Surtees nella British F5000. L’anno successivo passò alla Hesketh Racing e poi la Brabham di Bernie Ecclestone diventando capo meccanico e raggiungendo i successi con i mondiali di Piquet nel 1981 e 1983.
Il suo ingresso nella FIA è del 1988, quando in federazione ricoprì il ruolo di Delegato Tecnico per la Formula 1. Dal 1997 aveva assunto il ruolo di Direttore di gara e Delegato alla Sicurezza.
Il messaggio di cordoglio di Jean Todt presidente FIA:
È con immensa tristezza che ho appreso la notizia della scomparsa di Charlie. È stato un grande direttore di gara, una figura centrale ed inimitabile per la Formula 1, che ha incarnato l’etica e lo spirito di questo fantastico sport. La Formula 1 ha perso un amico fedele ed un ambasciatore carismatico. Tutti i miei pensieri, quelli della FIA e dell’intera comunità degli sport motoristici vanno ai suoi familiari.
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