Dakar 2020: è ufficiale, si corre in Arabia Saudita. Programma e partecipanti
Le voci si erano fatte sempre più insistenti nelle ultime settimane, ma ora c’è la conferma ufficiale: sarà l’Arabia Saudita ad ospitare l’edizione 2020 della Dakar.
La Dakar 2020 si correrà in Arabia Saudita. L’annuncio ufficiale è stato dato dall’Organizzazione dell’evento, che rimanda al 25 aprile la presentazione ufficiale che svelerà il programma e tutti i dettagli di una delle competizioni più celebri e affascinanti, nonché una delle più dure.
Dopo i rumors delle scorse settimane Inizia quindi l’era mediorientale della Dakar, una pagina tutta nuova della gara inventata da Thierry Sabine che per trent’anni si è corsa tra le sabbie e gli sterrati africani. Poi, dopo l’annullamento dell’edizione 2008, il trasferimento in Sud America con undici edizioni, l’ultima delle quali disputata esclusivamente in Perù, caso unico per una gara che ha sempre interessato più di un paese.
L’edizione peruviana aveva mostrato i limiti dell’esperienza sudamericana della Dakar, tra una difficile gestione e lo scarso supporto dei paesi ospitanti. Comunque la si voglia vedere, sono stati quarant’anni di edizioni indimenticabili, grande passione e una storia da continuare ad ogni costo. Ecco perché la Dakar trasloca in Arabia Saudita, spegnendo i sogni di chi sperava di vederla ancora in America Latina e le suggestione di un ritorno nella natia Africa.
Dakar 2020: il programma e i protagonisti
Il prossimo 25 aprile a Al Qiqqiya - vicino Riyadh - si terrà la presentazione della Dakar 2020, alla presenza del alla presenza di Sua Altezza Reale il Principe Abdulaziz bin Turki AlFaisal Al Saud, presidente della Saudi Arabia General Sports Authority, e di Sua Altezza Reale il Principe Khalid Bin Sultan Abdullah Al Faisal, Presidente della Saudi Arabian Motor Federation.
Sarà l’occasione per svelare il programma completo della prima edizione mediorientale, i protagonisti e presentare la nuova struttura organizzativa, che vedrà David Castera nel ruolo di Direttore Generale della Dakar dopo essere stato per dieci anni braccio destro del precedente direttore Etienne Lavigne.
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