Auto elettriche, la BEI investe nella produzione di batterie
La BEI investe più di 52 milioni per la svedese Northvolt: una grande spinta per la mobilità elettrica e una risposta al monopolio asiatico per le batterie.
La mobilità elettrica cresce anche in Europa: la Germania guida il settore, seguita da Norvegia e Regno Unito, rispettivamente terza, quarta e quinta nazione per diffusione di auto elettriche.
Oltre alle politiche di incentivi di cui ogni Paese autonomamente provvede a dotarsi, la Banca Europea per gli Investimenti - BEI ha approvato un maxi investimento da 52,5 milioni di euro in favore della svedese Northvolt per la produzione di batterie, l’elemento fondamentale delle automobili a zero emissioni.
Europa contro Cina
Nonostante le case automobilistiche prendano o assemblino componenti provenienti anche dal Giappone - come dalla Panasonic e dalla Nec - o dalla Corea - come Lg e Samsung - in realtà la Cina è il leader mondiale nella produzione di celle per le batterie con Byd e Catl.
Tutte le case automobilistiche comprano le celle da un numero ristretto di produttori, e l’investimento della BEI vuole invertire questo meccanismo. La Northvolt, chiamata anche la Gigafactory europea, è la grande fabbrica svedese di batterie agli ioni di litio che nei prossimi anni mira a replicare la versione americana firmata Tesla.
L’azienda con base a Stoccolma è ancora in costruzione e occorrono investimenti per 4 miliardi per la costruzione e per 100 milioni di euro per avviare la produzione.
Il CEO di Northvolt, ex manager Tesla, Peter Carlsson, vuole mettere la prima pietra nella seconda metà del 2018.
L’Europa finanzia la mobilità elettrica
Il sostegno economico della BEI consente all’Unione Europea di competere ad armi pari con gli altri produttori di auto elettriche. L’obiettivo è quello di rendere l’Europa autosufficiente nell’approvvigionamento di materie prime per la creazione di batterie per auto elettriche e far prendere quota all’intera filiera del nuovo settore automotive.
Entro il prossimo decennio, la richiesta del mercato è stimata intorno ai 250 miliardi di euro, un’occasione imperdibile per la Northvolt che nel futuro del settore automobilistico sarà sempre più presente, nonostante nella nuova fabbrica saranno prodotti anche accumulatori per uso domestico e per il trasporto pubblico.
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