Xiaomi: per vedere l’auto elettrica bisogna ancora attendere

Gaetano Cesarano

20 Luglio 2022 - 13:18

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Aumentano le attese per le nuove auto elettriche prodotte dal colosso cinese Xiaomi, ma la produzione non inizierà prima del 2024.

Sono sempre più serrate le indiscrezioni sui futuri progetti di Xiaomi, affermato produttore cinese di smartphone e monopattini, legati alla produzione di auto elettriche. A partire dal settembre scorso quando il colosso dell’elettronica ha registrato la società Xiaomi Auto Co Ltd, sono spesso rimbalzate notizie non sempre attendibili sui piani di produzione. Di certo sappiamo che Xiaomi in collaborazione con il produttore Byd sta testando attivamente i sistemi di guida autonoma su auto muletto e che effettivamente l’impegno programmato per il futuro non si limiterà solamente alla fornitura di tecnologia ma vedrà l’azienda impegnata direttamente nella produzione di auto a batteria.

Sembrano però sfumare le possibilità - riportate da diversi siti di informazione - secondo le quali un prototipo possa essere svelato durante un apposito evento che si dovrebbe tenere ad agosto. In risposta alla diffusione di questi ultimi giorni, il responsabile delle pubbliche relazioni di Xiaomi ha commentato la notizia come non credibile.

Con molta probabilità un prototipo sarà mostrato comunque nei prossimi mesi a possibili clienti e stakeholder per raccogliere commenti e suggerimenti per la futura produzione il cui avvio è comunque previsto non prima del 2024, con un anno e mezzo di tempo per effettuare i necessari test prima della commercializzazione.

L’incarico di disegnare e progettare la nuova gamma di veicoli è stato affidato alla Shanghai HVST Automobile Design e a dimostrazione delle reali ambizioni dell’azienda è stato stanziato un investimento di 10 miliardi di dollari nei prossimi dieci anni per le attività nel settore automotive. In programma anche la costruzione di una fabbrica alle porte di Pechino con una capacità produttiva di 300.000 veicoli elettrici all’anno.

L’obiettivo è lanciare una gamma composta da quattro modelli in segmenti diversi: due vetture copriranno il segmento C con prezzi che secondo la stampa cinese spazieranno nel paese d’origine tra 22 e 30mila euro, per il segmento D le proposte (una berlina e un SUV) dovrebbero invece superare i 40mila euro.

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