Telepass sotto il mirino dell’Antitrust mentre Atlantia vuol cederne il 30%

Redazione Motori

25 Settembre 2019 - 00:08

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Telepass avrebbe discriminato gli automobilisti che volevano pagare attraverso un conto estero

Telepass Spa accusata di Iban discrimination. L’Antistrust ha avviato un procedimento nei confronti della controllata di Atlantia per “possibile violazione della disciplina di derivazione comunitaria che vieta di impedire o applicare condizioni diverse ai consumatori che intendano pagare attraverso domiciliazione su conti esteri.”

Procedimento Antitrust su Telepass

Secondo l’Autorità, che ha raccolto “segnalazioni, rilevazioni sul sito e informazioni fornite dallo stesso professionista”, sembra impossibile attivare il servizio Telepass “se il consumatore intende pagare attraverso un conto corrente estero”. Tale pratica violerebbe le norme del Decreto legislativo 135 del 18 Agosto 2015, che attua il Regolamento Ue 260/2012 “volto a creare un mercato integrato dei pagamenti elettronici in euro”.

L’avvio del procedimento è stato notificato in contemporanea alle ispezioni dell’Autorità insieme al Nucleo speciale Antitrust delle Fiamme Gialle.

Telepass, la replica di Atlantia

La società, dal canto suo, in una nota ha negato di aver “mai adottato alcuna pratica di Iban discrimination, come comprova il fatto che diverse migliaia di clienti della Società risiedono e hanno contin in Paesi europei al di fuori dell’Italia”. Telepass ricorda poi che il sistema di tele-pedaggio è “attivo in 13 Paesi europei [sul sito di Atlantia in realtà sono 11, ndr]”.

La questione, afferma la società, “riguarda un numero limitatissimo di clienti con conti su banche estere, circa una decina di persone negli ultimi due anni su un totale di 6 milioni di utenti”.

Come per tutte le piattaforme a pagamento, spiega Telepass, viene richiesto ai nuovi clienti online di identificarsi: tale operazione viene delegata “agli istituti bancari presso i quali risiede il conto dove vengono addebitati i pedaggi”. Il procedimento dell’Antitrust, insomma, coinvolgerebbe circa dieci persone delle quali “non è stato possibile ottenere adeguate garanzie di riconoscimento”.

Per Atlantia, l’istruttoria sarebbe dunque legata a una questione di sicurezza, per evitare cioè “che chiunque possa aprire contratti indicando in modo illecito Iban di terze persone”. Per questo Telepass sta sperimentando “modalità diversificate di auto-identificazione”.

Il procedimento dell’Antitrust arriva nei giorni in cui si va concretizzando la cessione del 30% di Telepass da parte di Atlantia.

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