Riforma Codice della Strada, ridurre i limiti di velocità abbassa lo smog: è tutto vero?

Gaetano Cesarano

17 Giugno 2023 - 18:12

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Per combattere l’inquinamento atmosferico le regioni potranno ridurre i limiti di velocità su strade e autostrade di competenza: si tratta dell’ennesima beffa per gli automobilisti?

Continua il dibattito sull’inquinamento atmosferico dovuto alla circolazione veicolare: sta facendo infatti molto discutere le novità normative per gli automobilisti italiani dovute al recentissimo decreto legge che introduce la possibilità di ridurre i limiti di velocità su autostrade e arterie a scorrimento veloce.

In attesa della riforma del Codice della Strada più volte annunciata da Matteo Salvini, nella Gazzetta Ufficiale del 13 giugno 2023 è stato pubblicato un decreto legge che riporta "Disposizioni urgenti per l’attuazione di obblighi derivanti da atti dell’Unione europea e da procedure di infrazione e pre-infrazione pendenti nei confronti dello Stato italiano".

Il decreto "salva-infrazioni" mira ad annullare le diverse procedure avviate dall’Europa nei confronti del nostro paese in merito allo sforamento dei limiti di PM10, PM2,5 e biossido d’azoto.

Codice della Strada Decreto 69 del 13 giugno 2023

Modifiche al Codice della Strada: riduzione dei limiti di velocità

Per quanto riguarda la circolazione stradale, il nuovo decreto consentirà d’ora in poi a regioni e province autonome di adottare le necessarie misure per combattere l’inquinamento atmosferico predisponendo eventuali limiti di velocità su strade e autostrade di competenza.

Nei casi in cui risulti necessario limitare le emissioni derivanti dal traffico veicolare in relazione ai livelli delle sostanze inquinanti nell’aria, le regioni nonché le province autonome di Trento e di Bolzano, nell’ambito delle rispettive competenze, sentiti il prefetto o i prefetti competenti per territorio limitatamente agli aspetti di sicurezza della circolazione stradale, gli enti proprietari o gestori dell’infrastruttura stradale, possono disporre riduzioni della velocità di circolazione dei veicoli, anche a carattere permanente, sulle strade extraurbane limitatamente ai tratti stradali che attraversano centri abitati ovvero che sono ubicati in prossimità degli stessi

Il decreto legge introduce anche un’ulteriore modifica del Codice della Strada integrando l’articolo 7 come segue:

I comuni possono stabilire, all’interno di una determinata zona a traffico limitato, diversi tempi massimi di permanenza, tra l’ingresso e l’uscita, anche differenziati per categoria di veicoli

In questa prospettiva, si è sollevato il dibattito sulla possibilità che ridurre i limiti di velocità possa contribuire a ridurre lo smog.

L’impatto del traffico sull’inquinamento atmosferico

Il traffico veicolare è tra i maggiori responsabili dell’inquinamento atmosferico nelle aree urbane. L’aumento della velocità dei veicoli può intensificare l’emissione di sostanze nocive nell’aria. Quando i veicoli viaggiano a velocità elevate, il consumo di carburante aumenta e di conseguenza anche le emissioni di anidride carbonica (CO2) e altri inquinanti come l’ossido di azoto (NOx) e i composti organici volatili (COV). Pertanto, ridurre i limiti di velocità potrebbe essere un modo per limitare l’impatto negativo del traffico sull’ambiente.

La relazione tra velocità e consumo di carburante

La velocità di guida influisce direttamente sul consumo di carburante dei veicoli. A velocità elevate, i veicoli richiedono più energia per superare la resistenza aerodinamica e mantenere la velocità desiderata e di conseguenza, il consumo di carburante aumenta proporzionalmente. Riducendo i limiti di velocità si potrebbe ottenere una riduzione del consumo di carburante e delle emissioni associate.

L’effetto delle limitazioni di velocità sul flusso del traffico

Un argomento spesso sollevato contro la riduzione dei limiti di velocità è l’effetto negativo sul flusso del traffico. Alcuni sostengono che velocità più basse potrebbero causare congestioni stradali, rallentamenti e tempi di percorrenza più lunghi. Tuttavia, gli studi dimostrano che in realtà una guida più fluida e uniforme, come quella favorita da limiti di velocità più bassi, può contribuire a ridurre i fenomeni di accelerazione e decelerazione brusche, che sono associati a un maggiore consumo di carburante e a un aumento delle emissioni.

In Germania l’Agenzia Federale dell’Ambiente ha calcolato che una riduzione dei limiti di velocità sulle autobahn da 150 a 130 km/h consentirebbe un risparmio pari all’1,5% delle emissioni CO2 annuali dovute alla circolazione stradale, ovvero lo 0,3% delle emissioni complessive tedesche che equivalgono all’1,7% delle emissioni di CO2 di tutto il mondo.

Smog e limiti di velocità: una questione complessa

Mentre ridurre i limiti di velocità può ridurre il consumo di carburante e le emissioni associate, è importante considerare l’effetto complessivo delle politiche di regolamentazione della velocità sullo smog. Alcune città hanno implementato zone a limitazione di velocità più bassa o zone pedonali, riducendo così il numero di veicoli nelle aree più congestionate. Queste misure, se integrate con politiche di mobilità sostenibile, come l’incremento del trasporto pubblico, potrebbero davvero avere un impatto significativo sulla riduzione dello smog, ma è essenziale una pianificazione attenta: solo attraverso un approccio globale e integrato possiamo sperare di ridurre efficacemente lo smog e migliorare la salute delle persone e dell’ambiente.

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