Prezzi alti e dubbi sull’alimentazione stanno davvero frenando il mercato auto?

Gaetano Cesarano

30 Novembre 2023 - 12:26

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Quali sono le ragioni che stanno spingendo gran parte degli italiani a rinviare il cambio dell’auto? La risposta in un recente sondaggio.

Ben 3 italiani su 4 non cambieranno la propria autovettura nei prossimi 12 mesi: è questa l’evidenza che emerge dal sondaggio "L’offerta di auto in Italia è in linea con la domanda del mercato?" che ha voluto indagare sulla reale propensione degli italiani all’acquisto di una nuova auto.

Tra quelli che hanno dichiarato l’intenzione di cambiare l’auto nel corso del prossimo anno il 38% risulta avere idee chiare su marca e modello da comprare, il 34% afferma di conoscere bene le proprie esigenze di mobilità e solo l’8% lo farà per timore dei blocchi della circolazione imposti dalle amministrazioni locali. Un dato che testimonia come i divieti non spingano gli italiani al cambio auto.

A frenare le immatricolazioni di nuovi veicoli sembrano però incidere comunque i costi elevati e l’incertezza sulla scelta dell’alimentazione: l’83% degli intervistati dichiara di poter spendere meno di 30mila euro per l’acquisto, il 21% addirittura meno di 10mila. Una soglia, quest’ultima, che pregiudica la possibilità di acquistare gran parte dei modelli ora presenti sul mercato e che apre la porta all’usato, che comunque negli ultimi 24 mesi ha registrato un’impennata dei prezzi.

Se l’ibrido è ormai di gran lunga l’alimentazione preferita, in testa alle ragioni che stanno spingendo gran parte degli italiani a rinviare l’acquisto dell’auto c’è proprio il fattore economico: 4 su 10 (42%) reputano i prezzi decisamente elevati e il 34% addebita tale decisione alle troppe incertezze in merito all’alimentazione da scegliere. Solo il 4% lo fa perché teme gli attuali tempi di consegna troppo lunghi.

A conferma di queste risposte, quasi la metà dei rispondenti (47%) sarebbe pronto a cambiare la propria auto se i prezzi fossero più accessibili, mentre il 27% lo farebbe se ci fosse maggiore chiarezza sul futuro delle alimentazioni oggi disponibili.

Che le scelte degli italiani in tema di mobilità siano, in questa fase, dettate principalmente da fattori economici appare evidente anche da un altro dato rivelato dalla survey: alla domanda "cosa cerchi in un’auto?" 3 intervistati su 10 dichiarano un corretto rapporto qualità/prezzo e 2 su 10 ricercano bassi consumi. Seguono poi caratteristiche relative al prodotto, come sicurezza (17%), comfort (13%) e affidabilità (1%).

Un capitolo a parte riguarda le alimentazioni, tra le quali spicca un unico vincitore: il 43% degli intervistati dichiara che la prossima vettura sarà ibrida, il 16% diesel, il 15% GPL, il 13%, ex aequo, elettrica e benzina.

Massimo Ghenzer, presidente della società Areté che ha realizzato il sondaggio, ha sottolineato: "Nel mercato automotive italiano c’è un evidente disallineamento tra l’offerta di veicoli e la domanda. I prezzi del nuovo (e anche dell’usato) sono decisamente lievitati negli ultimi anni, rendendo l’auto un bene non facilmente acquistabile da ampie fasce di popolazione. In più il dibattito e le scelte assunte dalle diverse istituzioni a livello locale, nazionale ed europeo sulle alimentazioni frenano ulteriormente anche chi sarebbe pronto a sostituire la propria vettura. Il segmento di vetture medio-piccole oggi è scarsamente presidiato dai costruttori europei e costituisce un’opportunità per l’offerta di mobilità cinese sempre più presente sul nostro mercato".

Qualcosa però sta cambiando, come si evince dai più recenti annunci dei grandi costruttori automotive europei che dichiarano per i prossimi anni un ritorno ai segmenti di ingresso alla mobilità. Un’occasione da non perdere per incontrare le esigenze del cliente medio che intanto oggi preferisce rinviare il cambio dell’auto.

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