Pneumatici invernali vs estivi: prova confronto con sorpresa

Gaetano Cesarano

7 Marzo 2023 - 08:00

condividi

Il confronto tra pneumatici invernali ed estivi mostra una grande differenza di comportamento, anche con catene e a bassa velocità, e in alcuni casi sorprende per una falsa sensazione di sicurezza.

L’adozione di pneumatici invernali è una misura di sicurezza prevista dal Codice della Strada per affrontare tratti stradali caratterizzati da uno scarso livello di aderenza causato da neve o ghiaccio.

In inverno, la perdita di aderenza dei pneumatici, a causa di situazioni meteorologiche avverse, è un eventualità tutt’altro che rara ed è per questo che da anni, anche attraverso le campagne di informazione "Inverno in sicurezza" e "Pneumatici sotto controllo", l’associazione Assogomma sensibilizza gli automobilisti italiani sul corretto equipaggiamento della vettura durante i mesi più rigidi. E sebbene la primavera sia ormai alle porte, l’obbligo di installazione dei pneumatici invernali (o in alternativa la disponibilità a bordo dell’auto di un’appropriato set di catene da neve) terminerà solamente il prossimo 15 aprile.

Per verificare l’efficacia degli pneumatici invernali, confrontandone le prestazioni con quelli estivi, abbiamo avuto modo di effettuare diversi test di grip, direzionalità e frenata presso il Ghiacciodromo di Livigno, struttura caratterizzata da temperature particolarmente rigide e presenza costante di neve e ghiaccio.

Pneumatici invernali vs estivi Prova di frenata

Per i test sono state impiegate automobili con diversi tipi di alimentazione e trazione per dimostrare che le prestazioni - anche a basse velocità simulando la circolazione urbana - non dipendono dalla tipologia di vettura ma solo dai pneumatici: unico elemento di congiunzione tra auto e asfalto e pertanto componenti fondamentali per la sicurezza stradale.

Prova di frenata: pneumatici invernali contro estivi

In un percorso rettilineo su fondo innevato è stata effettuata una prova di frenata con due esemplari Alfa Romeo Giulia equipaggiati rispettivamente con pneumatici invernali ed estivi. Stabilizzate le vetture ad una velocità di 40 km/h è stata effettuata una frenata d’emergenza in un punto appositamente segnalato fino ad arrivare all’arresto completo su un tratto di circa 100 metri.

Pneumatici invernali vs estivi Prova di frenata

Con il supporto di un sistema di telemetria satellitare - per misurare in modo oggettivo velocità, tempi di percorrenza e decelerazione - gli spazi di frenata registrati sono stati di circa 20 metri per la vettura dotata di pneumatici invernali e di 40 metri - ovvero il doppio - per l’altra. La prova è stata poi ripetuta con la vettura dotata di pneumatici invernali stabilizzando la velocità a 60 km/h prima della frenata, ottenendo uno spazio di arresto comunque inferiore (35 metri) rispetto a quella munita di pneumatici estivi.

Comfort, trazione e frenata: catene da neve vs pneumatici invernali

Pneumatici invernali vs estivi Catene da neve

Su un percorso misto, che alternava neve e asfalto pulito, è stato effettuato un confronto tra due Fiat 500X Hybrid equipaggiate rispettivamente con pneumatici invernali ed estivi, dotati in questo caso di catene da neve sull’asse di trazione. Il percorso ha simulato la circolazione in montagna - dove è usuale incontrare tratti stradali innevati alternati ad asfalto asciutto (come ad esempio nelle gallerie e nei sottopassi) - per confrontare il comportamento dei due veicoli in termini di comfort e precisione di guida, trazione su fondo innevato e aderenza in frenata.

Pneumatici invernali vs estivi Catene da neve

Guidando su un tratto di strada aperto al traffico con un fondo tipicamente invernale, l’equipaggiamento estivo con catene non ha garantito ottime condizioni di guida, restituendo rumorosità e vibrazioni allo sterzo con spazi di arresto nettamente più lunghi rispetto alla vettura dotata di pneumatici invernali, che è stata invece in grado di affrontare sia il fondo innevato sia quello asciutto offrendo comfort e prestazioni non eguagliabili.

Test di accelerazione in rettilineo

Pneumatici invernali vs estivi Prova di accelerazione

Una partenza da fermo con progressiva accelerazione su un tratto rettilineo con fondo misto, neve e ghiaccio, per sondare la motricità offerta dai diversi tipi di pneumatici. È questa la prova eseguita a bordo di due esemplari Volvo XC60 con l’ausilio di fotocellule per misurare il tempo di percorrenza su un percorso di 60 metri. Il veicolo dotato di pneumatici estivi slitta nello spunto da fermo e mostra difficoltà nel prendere velocità, mentre la vettura equipaggiata con pneumatici invernali, ripetendo la stessa prova, oltre a non evidenziare difficoltà - trasferendo al guidatore una migliore sensazione di controllo - impiega un tempo inferiore del 40%.

Salita e discesa su rampa innevata: trazione integrale vs anteriore

Pneumatici invernali vs estivi Superamento rampa

Le Jeep Renegade a trazione integrale hanno affrontato una rampa innevata a forte pendenza prima con pneumatici estivi e successivamente con pneumatici invernali evidenziando l’assoluta sicurezza di quest’ultima soluzione, che ha permesso di mantenere il pieno controllo della vettura effettuando l’arresto del veicolo in totale sicurezza, sia in salita sia in discesa. Al contrario, il veicolo equipaggiato con pneumatici estivi pur raggiungendo il culmine della rampa - con un buono slancio e un po’ di difficoltà - è inesorabilmente scivolato a ruote bloccate in discesa. La stessa prova eseguita con una Alfa Romeo Tonale a trazione anteriore e dotata di pneumatici estivi si è rivelata ancora più pericolosa. La vettura non è riuscita a raggiungere la sommità della rampa ed è scivolata indietro a ruote bloccate: una situazione che in condizioni non simulate è di grande pericolosità.

Pneumatici invernali vs estivi Superamento rampa

La convinzione che la trazione integrale sia sufficiente a garantire mobilità e sicurezza in ogni condizione di fondo stradale è quindi un mito da sfatare se non supportata da pneumatici specifici.

Test di sterzata: equipaggiamento omogeneo e misto a confronto

Pneumatici invernali vs estivi Equipaggiamento misto

L’ultima prova dei test organizzati da Assogomma è stata forse la più sorprendente ed ha visto impegnate, nella percorrenza di una rotonda, tre Fiat Tipo dotate rispettivamente di equipaggiamento omogeneo estivo, omogeneo
invernale e misto, ovvero due pneumatici invernali sull’asse di trazione e due estivi sull’asse posteriore: una soluzione che la direttiva ministeriale non esclude, prevedendo il montaggio delle gomme invernali "almeno sulle ruote motrici".

La prova, realizzata a bassa velocità (30 km/h), ha visto la vettura con gomme invernali affrontare la sterzata con precisione, mentre quella equipaggiata con quattro pneumatici estivi ha restituito subito una sensazione di difficile controllo della vettura con la conseguente uscita dalla carreggiata.
La vettura con equipaggiamento misto è risultata però la più pericolosa offrendo una falsa sensazione di sicurezza nell’impostazione della curva con l’equipaggiamento invernale che ha fornito trazione e direzionalità sul dritto ma a metà curva la differente aderenza dei pneumatici estivi al posteriore ha provocato una repentina perdita di controllo del veicolo con successivo testacoda.

Pneumatici invernali vs estivi Equipaggiamento misto

L’equipaggiamento misto, sebbene non sia esplicitamente vietato dal Codice della Strada, è pertanto fortemente sconsigliato perché aumenta il rischio di instabilità della vettura indipendentemente dalla trazione, anteriore o posteriore.

© RIPRODUZIONE RISERVATA