Pedaggi autostradali: confermati gli aumenti da gennaio 2024
Con il decreto Milleproroghe scattano nuovi aumenti dei pedaggi autostradali a partire dal 1° gennaio 2024. Le associazioni dei consumatori sono già sul "piede di guerra".
Dal 2024 viaggiare in autostrada costerà di più per gli automobilisti italiani. Scattano infatti gli aumenti dei pedaggi previsti dal decreto del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, che adeguano le tariffe in base all’inflazione e ai costi delle infrastrutture.
Dopo i due rincari successivi che si sono susseguiti nell’anno in corso, ovvero +2% dal 1° gennaio 2023 e +1,34% dal 1° luglio 2023, le tariffe dei pedaggi autostradali subiranno un ulteriore rincaro del +2,4% a partire dal 1° gennaio 2024.
Gli aumenti dei pedaggi autostradali sono motivati dal recupero dell’inflazione e dal finanziamento delle opere di manutenzione e potenziamento della rete, come previsto dai contratti di concessione, e saranno attivi su tutte le tratte a prescindere dal gestore e dal metodo di pagamento.
Nella nota finale del Consiglio dei Ministri che si è svolto il 28 dicembre si evince che:
Nelle more degli aggiornamenti convenzionali, le tariffe autostradali sono incrementate nella misura del 2,3 per cento, corrispondente all’indice d’inflazione (NADEF) per l’anno 2024. Gli adeguamenti rispetto a tali incrementi tariffari, in difetto o in eccesso, sono definiti con l’aggiornamento dei PEF.
Allo stesso tempo il decreto Milleproroghe sposta al 30 marzo 2024 "il termine per la presentazione da parte delle società concessionarie delle proposte di aggiornamento dei piani economico finanziari (PEF) predisposti in conformità alle delibere dell’Autorità di regolazione dei trasporti e alle disposizioni emanate dal concedente" e proroga al 31 dicembre 2024 "il termine per il perfezionamento dell’aggiornamento dei piani economico finanziari dei concessionari autostradali".
In buona sostanza, in base agli investimenti previsti, le società concessionarie dei tratti autostradali potranno chiedere ulteriori rivisitazioni delle tariffe nel corso dell’anno, in aggiunta al 2,4% già deliberato a partire dal prossimo gennaio.
Diego Cattoni, presidente di Aiscat, l’associazione italiana società concessionarie autostrade e trafori, ha sottolineato che si tratta di un aumento inferiore alle previsioni e che gli italiani possono beneficiare di una situazione migliore rispetto ad altri Paesi europei, come Francia e Spagna, dove le tariffe dei pedaggi autostradali sono mediamente più elevate.
Non sono della stessa idea le associazioni dei consumatori, prima fra tutte Codacons, che bocciando la misura inserita nel decreto Milleproroghe la ritiene ingiustificata e penalizzante per gli utenti: "i rincari dei pedaggi autostradali sono del tutto ingiustificati e si aggiungeranno alla lunga lista di aumenti - di prezzi e tariffe - che interesserà le famiglie nel corso del 2024".
Non è escluso che le associazioni annuncino - nei prossimi giorni - ricorsi al Tar e azioni legali per bloccare o ridurre gli aumenti, chiedendo anche una revisione dei criteri di calcolo delle tariffe e una maggiore trasparenza sui costi e sui servizi offerti dalle società concessionarie.
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