Normativa Euro 7: l’Unione europea ha trovato un accordo

Gaetano Cesarano

19 Dicembre 2023 - 18:23

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Con la chiusura del trilogo, Consiglio e Parlamento europeo hanno raggiunto un accordo sulla futura regolamentazione Euro 7 per la riduzione delle emissioni inquinanti dei veicoli.

Dopo mesi di negoziati, le istituzioni dell’Unione Europea hanno raggiunto un accordo provvisorio sulla nuova normativa Euro 7, che stabilisce i limiti di emissioni per i veicoli a motore. L’accordo è il risultato di un trilogo, ovvero un dialogo informale tra rappresentanti del Parlamento, del Consiglio e della Commissione Europea, che ha cercato di conciliare le diverse posizioni e interessi dei colegislatori.

Alla fine è stato raggiunto un compromesso tra le posizioni molto rigide della Commissione europea e quelle più pragmatiche di Consiglio e Parlamento. L’accordo prevede che per le auto e i furgoni privati si mantengano i limiti e le condizioni di prova dell’attuale normativa Euro 6, mentre per i veicoli commerciali leggeri, gli autobus e i camion si introducano limiti più severi, in base al peso e alla categoria dei veicoli. Si prevede inoltre l’obbligo di installare un sistema di monitoraggio delle emissioni a bordo, con specifiche funzionalità e requisiti di sicurezza.

L’accordo prevede inoltre l’allineamento alle norme internazionali delle metodologie di calcolo e dei limiti per le emissioni di particelle dell’impianto frenante e il tasso di abrasione degli pneumatici.

Omologazione Euro 7: cosa cambia

Per auto e furgoni è stato deciso di mantenere i requisiti attuali dei test di omologazione per i limiti sulle emissioni di scarico, ma la misurazione delle particelle sarà effettuata su base PN10 anziché PN23, includendo di fatto anche le particelle più piccole.

Per autobus e camion, i limiti di omologazione saranno più restrittivi nei test in laboratorio e in condizioni di guida reali.

Tra i nuovi elementi che saranno introdotti dalla futura normativa figurano le emissioni di particelle PM10 in frenata con limite di 3 mg/km per i veicoli elettrici, 7 mg/km per i veicoli a combustione interna e ibridi e 11 mg/km per i veicoli di grandi dimensioni.

Allo stesso tempo sono stati definiti anche i requisiti minimi per la durata delle batterie dei veicoli elettrici: per auto elettriche e ibride dovrà essere garantita una capacità dell’80% fino a cinque anni di vita (o 100.000 km) e del 72% fino a otto anni di vita (o 160.000 km). Per i furgoni i limiti scendono rispettivamente al 75 e 67%.

Quando entrerà in vigore la normativa Euro 7

L’accordo raggiunto dalle istituzioni europee rinvia l’entrata in vigore del nuovo regolamento di almeno due anni per le auto e di almeno quattro per i mezzi pesanti, calcolati dalla pubblicazione di tutti gli atti delegati da parte della Commissione, al fine di fornire agli operatori economici chiarezza e certezza del diritto. Il regolamento dovrebbe entrare quindi in vigore a partire dal 1 luglio 2025 per le auto e i furgoni e dal 1 luglio 2027 per i veicoli pesanti. Per i costruttori più piccoli, sarà operativo dal 1° luglio 2030.

L’accordo è stato accolto con favore da Acea (European Automobile Manufacturers Association) in virtù di una posizione meno restrittiva rispetto alla proposta iniziale della Commissione, ritenuta troppo severa e penalizzante per l’industria automobilistica, già fortemente impegnata nella transizione verso la mobilità elettrica.

Sigrid de Vries, direttore generale Acea, ha dichiarato: "i negoziatori hanno dato priorità alle sfide orientate al futuro, come le emissioni dei freni dei veicoli leggeri e i requisiti delle batterie di quelli elettrici. Anche i limiti sulle emissioni di scarico e le procedure di prova per i veicoli pesanti sono stati notevolmente rafforzati. Poiché gli elementi chiave devono ancora essere decisi attraverso la legislazione secondaria, continueremo a lavorare per garantire standard Euro 7 realistici entro i limiti imposti dalla legislazione primaria".

L’accordo sulla normativa Euro 7 dovrà ora essere approvato formalmente, prima di diventare definitivo e vincolante per tutti gli Stati membri.

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