Noleggio auto: mercato in crescita in attesa della svolta fiscale
L’analisi semestrale Aniasa sulla mobilità pay-per-use registra un aumento della domanda aziendale in attesa di un alleggerimento del peso fiscale.
Il settore del noleggio veicoli nel primo semestre dell’anno ha registrato una crescita del +47% di immatricolazioni con una flotta circolante che ha superato 1,3 milioni di veicoli confermandone il ruolo chiave per la diffusione di veicoli a basse o zero emissioni.
Tra i principali dati che emergono dall’analisi semestrale sulla mobilità pay per use condotta da Aniasa, l’associazione che all’interno di Confindustria rappresenta i servizi di mobilità, si nota un sempre maggiore sviluppo all’insegna della mobilità sostenibile, con il settore che rappresenta il 34% delle nuove vetture elettriche e il 63% dei veicoli plug-in hybrid.
Noleggio auto Italia: immatricolazioni record
Il settore del noleggio veicoli ha immatricolato nei primi sei mesi dell’anno 308.950 veicoli, il 33% del totale immesso sulle strade italiane, quasi raddoppiando il volume dello stesso periodo 2022. Il nuovo aumento dei volumi registrato dal settore riguarda non solo i nuovi "innesti" nel parco, ma anche la consistenza complessiva della flotta dei veicoli a noleggio circolanti in Italia con 1.197.000 destinati all’impiego con formula lungo termine da parte di aziende, pubblica amministrazione e privati.
Top 10: le auto più noleggiate in Italia
La Top 10 dei modelli di auto più noleggiati nei primi 6 mesi dell’anno propone diverse novità che confermano come ormai le fonti di approvvigionamento di questo mercato si siano piuttosto diversificate. Al di là dei posizionamenti di vertice dei modelli del gruppo di riferimento dell’ex costruttore nazionale con Fiat Panda al primo posto e Lancia Ypsilon al terzo posto, si segnala la seconda posizione della Dacia Sandero con Fiat 500 e Fiat 500 X, rispettivamente in quarta e ottava posizione. Tra le migliori 10 anche Toyota Yaris Cross, Volkswagen T-Roc, Dacia Duster e Renault Captur.
Noleggio lungo termine: segmento privati in crescita
Tra i segmenti di clientela che hanno visto una ulteriore crescita rispetto allo scorso anno si distingue quello dei privati, con e senza partita IVA, che hanno scelto di non acquistare la vettura, ma di prenderla a noleggio per 1 o più anni: hanno raggiunto le 163.000 unità, circa il 14% del totale veicoli in flotta. Le aziende si confermano clientela consolidata dei noleggiatori (detengono il 76% dei mezzi a nolo in circolazione) e il restante 10% fa riferimento alla pubblica amministrazione.
La buona stagione del noleggio breve termine
Nei primi sei mesi dell’anno il noleggio a breve termine ha evidenziato una decisa crescita, non senza criticità. Non è stato ancora colmato il gap nei volumi rispetto al pre-pandemia. Il settore ha perso quasi 1 noleggio su 5 (-17,5% vs 2019), ma è in fase di recupero sottolineata anche da riduzione dei prezzi (-9,4% rispetto allo scorso anno). Positivi tutti gli altri indicatori, in primis il giro d’affari (+21% vs 2019) e i giorni di noleggio (+4%), si rafforza la flotta (+1%) e si allungano le durate dei noleggi (+26%).
Alberto Viano, Presidente Aniasa, ha così commentato l’analisi semestrale: "L’avanzata della mobilità a noleggio nel nostro Paese segue da diversi anni un trend inarrestabile, solo leggermente rallentato dalla pandemia e oggi accelerato anche dalla necessità di imprimere una svolta alla transizione ecologica del parco circolante. L’accelerazione del ricambio non può che passare da una maggiore diffusione delle forme di mobilità pay-per-use. L’occasione per spingere su questo acceleratore è offerta dalla imminente Legge di Bilancio che, riprendendo anche quanto previsto dalla Legge Delega fiscale, potrebbe finalmente alleggerire la pressione tributaria sulla mobilità delle aziende italiane, aumentando il livello di deducibilità dei costi connessi alle auto a bassissime o zero emissioni. Un risultato, atteso da anni, che porrebbe le imprese nazionali sullo stesso livello delle loro competitor europee, azzerando il gap sofferto su questa importante voce di costo".
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