Mercato auto 2024: l’anomalia italiana e le previsioni di stagnazione

Gaetano Cesarano

4 Gennaio 2024 - 11:29

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Il consuntivo dei dati di vendita del 2023 fa prefigurare una stagnazione in arrivo anche per il settore automotive. In attesa del nuovo piano incentivi 2024 analizziamo le anomalie del mercato italiano.

Secondo i dati pubblicati dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, a dicembre 2023 il mercato italiano autovetture ha registrato 111.136 immatricolazioni, con una crescita contenuta al +5,9% rispetto allo stesso mese del 2022.

L’anno 2023 del mercato auto italiano si è chiuso con 1.566.448 immatricolazioni con una crescita del 18,96% sul 2022, ma con un calo del -18,3% sul 2019, cioè sull’anno precedente la pandemia e tutti gli altri eventi negativi che l’hanno accompagnata e seguita.

Adolfo De Stefani Cosentino, presidente di Federauto, la federazione dei concessionari auto, ha dichiarato: "Chiude un anno molto faticoso, soprattutto con la rincorsa all’elettrico che rimane su una quota asfittica, passata al 4,2% dal 3,7% dell’anno 2022, e che pone l’Italia fortemente indietro rispetto al resto dell’Europa. Il risultato di dicembre è stato influenzato dall’annunciata revisione dell’Ecobonus e disponibilità di nuove risorse per la fascia 61-135 g/km di CO2 a partire dal 2024 che, di fatto, ha determinato un effetto rinvio degli acquisti al nuovo anno. Il fenomeno delle auto-immatricolazioni è stato però significativo anche a dicembre, evidenziando le preoccupanti difficoltà nelle vendite reali di auto elettriche e plug-in, anche a causa dei listini che restano sostenuti e di una cultura verso l’impatto zero dei veicoli che manca del salto qualitativo indispensabile per l’affermazione di una mobilità veramente green".

Consuntivo mercato auto 2023

Il canale privati del mercato auto ha registrato in Italia una crescita del +13,4% a dicembre 2023 e una rappresentatività del 57,3% mentre nei dodici mesi 2023 il volume si attesta a 879.403 unità con una quota al 56,1% (-2,7% rispetto al 2022). Le aziende ottengono un incremento del +28,4% (quota 17,3%) e chiudono l’anno in progresso del +31,8% (quota 15%). Il noleggio complessivamente registra a dicembre -17,2% (quota 25,4%) e una performance annua del +24,1% (quota al 28,9%).

Dal punto di vista delle alimentazioni, le auto elettriche hanno segnato a dicembre +49,5% ma nei dodici mesi del 2023, nonostante l’incremento del +34,5%, la quota è solo al 4,2%. Le plug-in ottengono un risultato negativo a dicembre (-18%) e anche sull’anno la performance è debole con +2,7% e una quota scesa al 4,4% (nel 2022 era 5,1%). Le ibride hanno segnato a dicembre +7% (quota 35%) e nel cumulato annuo archiviano una crescita a doppia cifra del +26,2%, raggiungendo una quota di mercato del 36,1%. Benzina e diesel segnano a dicembre rispettivamente +24,5% (quota 30,4%) e -20,4% (quota 15,3%); nell’intero 2023 le variazioni sono pari a +22,2% e +5,5% chiudendo al 28,5% e al 15,5% di quota. Il Gpl nel 2023 ha raggiunto il +20% delle preferenze con una quota di mercato del 9,1%. Discesa inarrestabile per il metano che arrivato a malapena allo 0,1% di rappresentatività nell’anno.

Meno immatricolazioni, più auto circolanti: l’anomalia italiana

In valore assoluto, rispetto al livello annuo di immatricolazioni del 2019, nel quadriennio 2020-2023 sono state immatricolate in Italia 1.944.794 autovetture in meno.

La forte contrazione delle immatricolazioni nell’ultimo quadriennio non è stata però accompagnata da un calo delle auto in circolazione, come invece sarebbe lecito supporre.

In Italia è successo esattamente il contrario: le auto circolanti sono passate da 39.545.232 del 2019 a 40.839.063 del 2023 con la conseguenza che il tasso di motorizzazione privata del Paese è salito a 69 autovetture per ogni 100 abitanti, un livello record in ambito mondiale.

Le ragioni di questa anomalia risiedono nel fatto che - rispetto al passato - le nuove auto non hanno sostituito le circolanti, ma sono andate ad incrementare quelle possedute dai singoli proprietari: una situazione che trova particolare valore per le auto elettriche, ritenute non ancora in grado di far fronte a tutte le esigenze di mobilità.

Un’altra ragione che ha determinato l’aumento del parco circolante va ricercata anche nella carenza di auto economiche, dovuta al forte aumento dei prezzi (+34,3% dal 2019 al 2022), che ha spinto molti acquirenti ad orientarsi verso l’usato, creando opportunità di vendita anche per vetture che prima della crisi sarebbero state probabilmente rottamate.

Previsioni mercato auto Italia 2024

Sulla base dei consuntivi delle immatricolazioni, secondo Gian Primo Quagliano, presidente del Centro Studi Promotor, la ripresa delle vendite auto in Italia si sta esaurendo e il mercato sta entrando in una sostanziale stagnazione con la prospettiva per il 2024 di un volume di immatricolazioni allineato a quello del 2023 con una stima a 1.573.000 unità (+0,4%).

Nell’ambito della transizione ecologica c’è necessità di un quadro normativo aggiornato e il nuovo Dpcm, stando alle dichiarazioni del Ministro Urso, dovrebbe rimodulare le risorse per essere più aderente alle necessità del Paese. L’auspicio è che il Tavolo Automotive sul nuovo piano incentivi convocato per il mese di febbraio possa offrire risposte adeguate allo svecchiamento del parco auto circolante e allo schema dell’Ecobonus 2024.

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