Leasing sociale auto: cos’è e come funziona, pro e contro

Gaetano Cesarano

27/12/2023

27/12/2023 - 14:47

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Il leasing sociale auto potrebbe essere introdotto anche in Italia garantendo alle famiglie a basso reddito l’utilizzo di un’auto senza dover affrontare i costi elevati associati all’acquisto diretto. Si tratta di un’agevolazione statale che presenta diversi lati positivi, ma anche alcuni svantaggi: scopriamoli insieme.

Il leasing sociale auto è una formula d’acquisto che permette alle famiglie a basso reddito di acquistare un’auto pagando una quota mensile inferiore a quella di un normale leasing. Si tratta di un’idea che arriva dalla Francia, ma che piace anche all’Italia, dove è stata proposta da alcuni parlamentari come misura per favorire la mobilità sostenibile e la rottamazione delle auto più vecchie e inquinanti.

Il leasing sociale auto potrebbe arrivare nel nostro Paese nel 2024 nella forma di un contributo alle persone fisiche per il noleggio a lungo termine di auto a basso consumo e basse emissioni appositamente selezionate dal legislatore.

Come funziona il leasing sociale auto

Il leasing sociale auto prevede che il Governo si faccia garante nei confronti delle famiglie più bisognose attraverso l’assegnazione di un’auto con motorizzazione elettrica o ibrida in formula di noleggio a lungo termine con possibile riscatto finale.

Lo scopo è quello di permettere anche ai redditi più bassi di passare a un modello di auto più sostenibile per l’ambiente, favorendo così la rottamazione delle auto più vecchie.

Il leasing sociale auto è di fatto un acquisto a prezzo calmierato grazie ad un contributo statale che prevede la locazione iniziale del bene ed un eventuale riscatto successivo. In pratica l’importo del canone mensile per l’utilizzo dell’auto viene ridotto rispetto ad un leasing normale, diventando alla portata di un’ampia platea di famiglie, perché lo Stato si fa carico di buona parte della quota.

La selezione del modello di auto sarà effettuata dal nucleo familiare, a seconda delle esigenze e delle preferenze individuali, tra quelli elencati dal legislatore ed elencati per le agevolazioni.

Quali sono i vantaggi del leasing sociale auto

Il leasing sociale auto presenta diversi vantaggi per l’ambiente e per i nuclei familiari a basso reddito. Tra i principali vantaggi per le famiglie figurano la possibilità di:

  • accedere a un’auto sicura e affidabile senza dover sostenere un elevato esborso iniziale o un finanziamento oneroso
  • riscattare l’auto a fine contratto, pagando una rata finale predefinita, oppure di restituirla
  • usufruire di servizi aggiuntivi, come manutenzione e assicurazione, inclusi nel canone mensile o a prezzi agevolati

A livello ambientale si otterrà la riduzione delle emissioni di CO2 e di altre sostanze inquinanti, grazie all’utilizzo di auto a basso consumo e a basse emissioni, come quelle elettriche o ibride che saranno tra i modelli indicati dal legislatore per l’accesso al contributo "leasing sociale auto".

Quali sono i requisiti per accedere al leasing sociale auto

L’Italia sta seguendo con molta attenzione gli esperimenti francesi relativi al leasing sociale per l’acquisto dell’auto. Non è infatti escluso che successivamente al Dpcm che nelle prossime settimane definirà la modulazione degli incentivi auto 2024 si possano trovare spazio - e coperture economiche - per una regolamentazione di leasing sociale auto anche in Italia.

A questo proposito già nelle scorse settimane, Angelo Sticchi Damiani, presidente dell’ACI Automobil Club d’Italia, sulla scorta di alcuni incontri con i referenti dei Ministeri delle infrastrutture e dei trasporti, e delle strutture dei dicasteri dell’ambiente e delle imprese e del made in Italy, ha avanzato l’idea di un possibile schema per il leasing sociale, proponendo ACI per l’eventuale gestione del parco auto.

Per accedere al leasing sociale auto sarà sicuramente necessario soddisfare specifici requisiti riguardanti la situazione economica e quella familiare. Anche sulla base della proposta di Sticchi Damiani, che ha ipotizzato rate comprese tra i 75 e i 125 euro al mese, possiamo supporre che:

  • l’assegnazione del contributo dipenderà dal reddito annuo e dal patrimonio, ovvero dall’indicatore Isee, del nucleo familiare richiedente
  • almeno un componente del nucleo familiare dovrà essere titolare di apposita licenza di guida
  • l’accesso al leasing sociale sarà possibile solo mediante contestuale rottamazione di un’auto inquinante

Leasing sociale auto: l’esempio della Francia

ll leasing sociale auto è partito in Francia con un programma di prenotazioni di fondi statali nel mese di novembre. A partire da gennaio 2024, il progetto permette di acquistare un’auto a basso impatto ambientale a 100 euro al mese.

Si tratta di una sperimentazione che sarà avviata con il modello Renault Twingo E-Tech 100% electric e che, in base ad una serie di bonus e senza alcun anticipo o deposito iniziale, prevede la stipula di un comodato d’uso di 3 anni ad un prezzo che da 100 euro di partenza può scendere fino a 40 euro al mese.

Nelle intenzioni del governo francese questa soluzione permetterà di abbassare l’età media del parco circolante, e al contempo aumentare la diffusione delle auto elettriche e sostenere le famiglie meno abbienti per l’acquisto di una nuova vettura.

L’offerta comprende un pacchetto di manutenzione e assistenza, oltre alla ricarica gratuita per 6 mesi, è invece esclusa l’assicurazione obbligatoria che rimane a carico del comodatario.

I requisiti per accedere al leasing sociale francese sono:

  • reddito fiscale di riferimento, equivalente del nostro Isee, inferiore a 15.000 euro
  • utilizzare il veicolo per raggiungere la sede di lavoro che deve distare almeno 15 chilometri dalla residenza

Limiti e svantaggi del leasing sociale auto

Il leasing sociale auto potrebbe diventare una scelta popolare per coloro che desiderano godere dei vantaggi di possedere un veicolo senza affrontare l’acquisto diretto. Tuttavia presenta anche alcuni limiti che possono influenzare la sua attrattiva.

Uno dei problemi principali è rappresentato dalle restrizioni di utilizzo imposte dai contratti di comodato, come per esempio i chilometri massimi percorribili (la stima dei contratti francesi è di 30.000 km in 3 anni). La restrizione sul chilometraggio complessivo potrebbe infatti essere un vero limite per coloro che effettuano spostamenti frequenti o lunghi tragitti, senza contare che - come già avviene per i normali contratti di noleggio a lungo termine - il superamento del limite chilometrico consentito comporta costi aggiuntivi significativi.

Manutenzione e riparazioni del veicolo potrebbero non essere coperte dal contratto di leasing sociale, aumentando i costi complessivi nel corso del tempo. Allo stesso modo l’assicurazione - che risulta a carico del comodatario - potrebbe incidere non poco sul costo mensile se oltre alla RCA obbligatoria si rendessero necessarie anche altre coperture per i rischi di furto e incendio, infortuni o kasko.

Pur essendo un’opzione finanziariamente attraente, il leasing sociale auto potrebbe avere quindi un costo difficilmente sostenibile per nuclei familiari con indicatori economici molto bassi (meno di 15.000 euro/anno in Francia).

In previsione dell’introduzione anche in Italia del leasing sociale auto è sicuramente importante valutare con attenzione le proprie esigenze e circostanze finanziarie, poiché le restrizioni sull’utilizzo, i potenziali costi nascosti e l’impegno a lungo termine sono tutti fattori di cui bisogna avere piena consapevolezza prima di accedere all’agevolazione statale.

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