Le 10 fake news sulle auto elettriche: quali sono e perché devono essere sfatate
Le false credenze e le fake news sulle auto elettriche sono aumentate con gli ultimi dibattiti legati allo stop della commercializzazione dei veicoli benzina e diesel: ecco quali sono e perché devono essere sfatate.
L’uso delle fake news in tema di auto elettriche è un fenomeno che negli ultimi anni ha acquisito sempre più visibilità, diventando perfino uno dei temi principali del dibattito politico.
Sulla transizione ecologica c’è ancora molta confusione e le fake news trovano terreno facile per la diffusione, in special modo sul passaggio dai motori termici a quelli elettrici, ma anche sull’impatto per le case automobilistiche, per gli automobilisti e, più in generale, per l’ambiente. Il tema della mobilità elettrica
In questi giorni la mobilità elettrica continua ad essere uno dei temi più dibattuti non solo in Italia ma anche in Europa, ed è per questo motivo che vogliamo aiutarvi a trovare le risposte corrette alle domande che molti automobilisti continuano a porsi sfatando alcune false credenze sulle auto elettriche.
1) Tempi duri per l’auto elettrica
Nel Nord Europa sono stati ridotti alcuni vantaggi dedicati alle auto elettriche perché non c’è più necessità di incentivare gli acquisti e in Norvegia 1 auto su 5 è elettrica.
2) Per ricaricare le auto elettriche si usano sempre più carburanti fossili
È vero l’esatto contrario: 8 kW su 10 di impianti di generazione elettrica
installati ogni anno sono rinnovabili. Gli impianti eolici e solari hanno superato il gas
nella produzione di energia e oggi producono un quinto dell’elettricità in Europa, alcuni Paesi producono elettricità da fonti rinnovabili per oltre il 90%.
3) Con l’auto elettrica si ha una totale dipendenza energetica dalla rete
In realtà è possibile ricaricare in modo del tutto indipendente dalla rete e si può autoprodurre l’energia a casa - e a zero emissioni - ricaricando la vettura con pannelli solari o sistemi eolici. Le batterie dell’auto possono inoltre essere sfruttate come stabilizzatori, accumulando energia quando viene prodotta in eccesso e cedendola nei momenti di massimo consumo.
4) I motori benzina e diesel sono ormai puliti
Le auto a combustione interna hanno fatto enormi progressi in tema di riduzione delle emissioni, ma rimangono altamente inefficienti: un veicolo a benzina sfrutta solo il 30% dell’energia a disposizione, mentre quelli con alimentazione Diesel raggiungono il 40%. L’efficienza di un motore elettrico si aggira invece tra l’80 e il 90%, ovvero più del doppio di un motore endotermico perché la maggior parte dell’energia si trasforma in calore e meno della metà in energia cinetica.
5) Sbagliato fissare una scadenza al 2035
Fissare obiettivi precisi rende possibile pianificare meglio il futuro: l’accordo raggiunto tra i negoziatori del Parlamento europeo, della Commissione UE e del
Consiglio apre un capitolo nuovo per l’industria automotive. Soltanto con obiettivi di lungo periodo i consumatori non subiranno ricadute dovute a repentini cambi normativi.
6) I costi di ricarica delle auto elettriche sono alle stelle
Molte persone sostengono che ricaricare un’auto elettrica sia costoso: sicuramente il prezzo dell’energia è aumentato ma rimane mediamente inferiore rispetto ai carburanti tradizionali. Quando si parla di costo dell’elettricità non si deve inoltre far riferimento all’energia acquistata a prezzi volatili da clienti domestici, ma avere come esempio coloro che hanno una tariffa bloccata, usufruiscono di piani di abbonamento flat per la ricarica o sono autoproduttori grazie a un impianto fotovoltaico (in Italia sono già più di 1 milione).
7) La Germania sta tornando indietro sul fronte dell’elettrico
Per potenziare la rete di ricarica di auto elettriche, il governo tedesco ha stanziato 6,3 miliardi di euro per i prossimi tre anni. La quota di veicoli elettrici in Germania è cresciuta di circa il 25% su base annua e il 15% delle automobili di nuova
immatricolazione nel paese sono 100% elettriche.
8) Non avremo mai una rete capillare di colonnine
In tema di colonnine di ricarica non è importante il numero assoluto di installazioni ma il rapporto con il parco auto circolante. In Italia esistono 25mila punti di ricarica e circolano 244mila elettriche e ibride plug-in: siamo al vertice della classifica dei Paesi europei per possibilità di ricarica con servizi migliori rispetto a Francia, Germania e Svezia. L’autonomia media delle auto elettriche di nuova generazione sta aumentando costantemente e allo stesso tempo in Europa si stanno progettando una copertura massima sulle strade principali con almeno una colonnina di ricarica ogni 60 km.
9) Fino al 2035 non succederà nulla
Il cambiamenti del settore automotive avverranno molto prima di quella data: si calcola che prima dell’obbligo di legge, le auto elettriche avranno conquistato l’85% del mercato. Anche se è stata confermata la scadenza del 2035 per la commercializzazione di nuove auto benzina e diesel, le case automobilistiche molto prima di quella data produrranno solo auto a batteria.
10) La corsa all’auto elettrica avrà una flessione
Le stime di vendita dei veicoli elettrici vengono superate di anno in anno e i prezzi, considerando incentivi ed economie di scala, si abbasseranno costantemente.
La tendenza che accelera verso l’elettrificazione delle auto è inarrestabile, tanto da anticipare le stesse previsioni di tutti gli analisti.
Per scoprire altre fake news sulle auto elettriche è possibile scaricare gratuitamente il libro "Sfatiamo le Fake News sull’auto elettrica - Atto secondo": una pubblicazione fortemente voluta da Jaguar Land Rover Italia per combattere la mala-informazione sulla mobilità elettrica.
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