Incentivi auto 2022: terminati i fondi per le benzina, diesel e ibride
Era prevedibile e così è stato perché i fondi stanziati dal Governo per gli incentivi auto 2022 e che riguardano le vetture con alimentazione benzina e diesel, sono terminati.
Incentivi auto 2022, un grosso e colossale flop. A distanza di sole tre settimane da quando è stata aperta la piattaforma MISE, i 170 milioni di euro destinati all’acquisto di auto di nuova immatricolazione con fascia di emissione compresa tra i 61 e i 135 g/km di CO2, sono terminati.
Del resto come anticipato dalle associazioni di categoria, era di fatto prevedibile che una somma così esigua, vista anche l’alta richiesta, potesse esaurirsi in così breve tempo, la terza fascia, quella che riguarda le “comuni” auto con alimentazione benzina e diesel, è tra le più “gettonate” e i fondi stanziati per gli incentivi auto 2022 di fatto si sono rivelati insufficienti.
Il Governo italiano aveva posto la propria attenzione sulle vetture a zero o basse emissione, le auto elettriche e ibride plug-in per intenderci, stanziando cospicui fondi per queste categorie, mossa che nella realtà non è stata supportata da un altrettanto interesse da parte degli automobilisti italiani. Le incertezze sul futuro, la scarsità d’infrastrutture che consentono una ricarica veloce e rapida dei veicoli elettrici, frena la domanda per questa tipologia di veicoli.
L’Italia è ancora dietro nell’adeguamento delle infrastrutture, nonostante la grande offerta da parte delle case automobilistiche, di modelli a zero emissioni.
Incentivi Auto 2022: terminati i fondi anche per le due ruote
Un boom di richieste per le tradizionali vetture con motore endotermico con alimentazione benzina e diesel, stessa situazione per scooter e moto a combustione interna, tutto ciò ha provocato l’esaurimento dei fondi per queste due categorie, con una situazione decisamente migliore per le auto elettriche e PHEV.
Dei 209 milioni di euro stanziati per la fascia 0 - 20 g/km di CO2, le auto elettriche per intenderci, sono disponibili oltre il 90%, stessa situazione per le alimentazioni ibride plug-in, dove sono disponibili oltre 202 milioni dei circa 218 milioni di euro stanziati, ovvero più del 92%
Se il buon senso potrebbe far pensare a una ricollocazione dei fondi, nella realtà, difficilmente ciò potrà avvenire, perché ciò richiederebbe l’approvazione di un nuovo decreto della Presidenza del Consiglio, con tempi decisamente lunghi.
Una situazione dunque paradossale, che rischia di mettere ancora più in crisi un mercato, quello delle auto, già fortemente provato dalla pandemia e dalla crisi dei semiconduttori.
Per i nuovi incentivi auto bisognerà aspettare il 2023?
Il decreto incentivi ha approvato e stanziato fondi per i prossimi tre anni, chi vorrà acquistare una vettura con alimentazione benzina o diesel e usufruire delle agevolazioni statali (incentivi + rottamazione), dovrà attendere il 2023.
Prevedibile che anche il quel caso si possa verificare una nuova corsa e un rapido esaurimento dei fondi, con contratti che in teoria se validi dal 1 gennaio 2023, potrebbero essere sottoscritti anche prima per poi essere convalidati sulla piattaforma a inizio del nuovo anno.
Una corsa che ha poco senso in un mercato che ha voglia di sollevarsi ma che merita da parte dello Stato maggiore attenzione.
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