Le immatricolazioni auto crollano a marzo: colpa dei mancati incentivi?
Nel mese di marzo crollano le immatricolazioni auto: l’attesa per gli incentivi non invoglia gli italiani all’acquisto.
Le immatricolazioni auto crollano nel mese di marzo. Con un -29,7% rispetto all’anno precedente, sono oltre 50.000 i veicoli in meno immatricolati rispetto allo stesso mese dell’anno precedente, il principale indiziato è la mancata attuazione degli incentivi.
Il governo aveva annunciato l’emanazione di nuovi incentivi in grado di sostenere il mercato e le immatricolazioni auto, ma alla promessa non è seguito un impegno concreto.
Storicamente il primo trimestre è da sempre fondamentale perché copre il 30% del volume annuale, il calo del 24,4% con 109.000 immatricolazioni in meno rispetto al primo trimestre 2021, non promette nulla di buono per il settore.
Difficile ora fare previsioni attendibili, ma una semplice proiezione algebrica proietterebbe poco oltre il milione di unità immatricolate entro fine anno, con un calo del 22% rispetto all’anno precedente.
Immatricolazioni auto: il crollo è dovuto ai mancati incentivi?
L’UNRAE calcola che nella fascia 0-20 g/km di Co2 mancano all’appello circa 16.000 auto ordinate nel 2021 e da immatricolare, 10.000 nella fascia 21-60 g/km e 30.000 nella fascia 61-135 g/km.
Evasi tutti gli ordini del 2021, il mercato rischia lo stesso di scendere ai minimi storici, nonostante una forte domanda di veicoli BEV e PHEV.
Michele Crisci Presidente dell’UNRAE ha dichiarato: “Gli annunci e la conseguente aspettativa degli incentivi stanno di fatto paralizzando il mercato ormai da mesi e, se il Governo non provvede a emanare con urgenza il decreto attuativo che li rende fruibili, si rischia di aggravare e prolungare ulteriormente la crisi delle immatricolazioni. Il prolungamento a 360 giorni dei termini di consegna è un provvedimento indispensabile per ovviare ai problemi ormai endemici delle catene di fornitura internazionali, aggravati dal conflitto in Ucraina, che costringono le Case automobilistiche a rallentare la produzione e ritardare le consegne. È necessario inoltre che il decreto attuativo non escluda dai sostegni all’acquisto nessuno dei soggetti interessati, comprendendo quindi oltre alle persone fisiche anche le persone giuridiche (aziende e società di noleggio) e non impone tetti di prezzo ribassati rispetto agli incentivi precedenti, che avevano dimostrato tutta la loro efficacia”.
L’attesa degli incentivi non ha risparmiato alcuna alimentazione fatta eccezione per quella GPL che cresce del 6,9%, le tradizionali motorizzazioni benzina e diesel perdono rispettivamente il 37,6% e il 39,2%, raggiungendo una quota del 27,3% e del 21,1%.
Immatricolazioni auto: vola il mercato dell’usato
Se le immatricolazioni di nuovi veicoli risentono della mancata approvazione di nuovi incentivi, per contro, il mercato dell’usato nel mese di marzo ha fatto segnare una forte accelerazione con un +35,9% rispetto allo stesso periodo del 2021, sono oltre 450.840 i passaggi di proprietà, escludendo le minivolture.
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