Immatricolazione auto: costi, documenti e procedura

Andrea Tomelleri

30/01/2024

30/01/2024 - 16:17

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Ogni auto per circolare in Italia deve avere effettuato l’immatricolazione. In questa guida approfondiamo la procedura per auto nuove, estere e per la reimmatricolazione, con relativi costi.

Quando guidiamo un’auto su strada diamo per scontato che possa circolare, ma in realtà perché ciò avvenga sono state sbrigate delle pratiche burocratiche, che prendono il nome di immatricolazione.

In altre parole, si tratta di una procedura che consente ad un veicolo di ottenere l’autorizzazione alla libera circolazione su strada. In questa guida scopriamo cos’è, quanto costa e come si effettua l’immatricolazione auto in Italia.

Immatricolazione auto: cos’è e come funziona

Come accennato, si tratta dell’insieme di pratiche con cui un veicolo viene considerato idoneo e, quindi, autorizzato a circolare sulle strade di un determinato Paese. Nello specifico per l’Italia, la procedura implica la registrazione presso l’Archivio nazionale Veicol (ANV) della Motorizzazione Civile e l’abbinamento della vettura ad una targa univoca.

La Motorizzazione rilascia contestualmente la carta di circolazione, cioè il documento che permette al veicolo di essere messo su strada e di poter circolare legalmente. La procedura è completata dalla registrazione presso il Pubblico Registro Automobilistico (PRA), gestito dall’ACI (Automobile Club d’Italia), una banca dati che certifica la proprietà dell’auto. Chi circola con un veicolo non immatricolato rischia una multa salata e il sequestro del mezzo.

Immatricolazione auto prima della consegna: documenti necessari e tempi

Se stai pensando a come effettuare una prima immatricolazione, non preoccuparti perché questo compito non spetta a te. Quando acquistiamo un veicolo nuovo, infatti, dell’immatricolazione auto se ne occupa interamente il venditore. In caso di immatricolazione auto nuova prima della consegna, è il concessionario che deve pensare all’iter burocratico accennato sopra, tramite un’apposita agenzia di pratiche auto abilitata STA (Sportello Telematico dell’Automobilista), dal momento che dal 1 giugno 2020 tutte le pratiche devono essere effettuate obbligatoriamente per via telematica.

All’acquirente è richiesto solamente di recarsi presso il concessionario portando con sé la seguente documentazione:

  • Documento di identità in corso di validità;
  • Codice fiscale o Partita Iva (se il veicolo è intestato a una persona giuridica).

Inoltre, dovrà compilare il modulo TT2120 fornito dal concessionario, con cui dà l’incarico all’agenzia per l’espletamento della pratica. Il concessionario dovrà produrre tutti i documenti necessari per far iniziare l’iter di immatricolazione, a cui si aggiungono:

  • la dichiarazione di conformità del mezzo;
  • il modello NP2C o NP2D;
  • la ricevuta che certifica il pagamento delle tasse per il veicolo nuovo.

Per quanto riguarda i tempi di immatricolazione auto, generalmente sono necessari circa tre giorni lavorativi.

Immatricolazione auto: i costi

Nel caso di auto nuove, il costo dell’immatricolazione è compreso nel prezzo “chiavi in mano”, che infatti è sempre superiore al prezzo di listino del veicolo. I costi per immatricolare un veicolo vengono stabiliti dalla legge, ma ci sono delle variazioni in base alla provincia in cui si risiede e alla tipologia di veicolo. I costi fissi, per un totale di 102,20 euro, sono i seguenti:

  • Emolumenti ACI: 27,00 euro;
  • Imposta di bollo per l’iscrizione al PRA: 32,00 euro;
  • Diritti di motorizzazione al Dipartimento dei Trasporti Terresti: 10,20 euro;
  • Imposta di bollo per il rilascio della carta di circolazione: 32,00 euro.

A questi costi sono da aggiungere quelli variabili:

  • Imposta Provinciale di Trascrizione (IPT): si tratta dell’imposta che incassa l’ACI a favore delle provincie. Le amministrazioni provinciali possono incrementare questo importo fino al 30% rispetto alla base fissata per legge, pari a 150,81 euro per veicoli con potenza fino a 53 kW (72 CV); per i veicoli con potenza superiore il costo è pari a 3,51 euro per ogni kW in eccesso.
  • Costo delle targhe: attualmente è pari a 41,78 euro per le targhe di formato A (quelle “normali” di forma rettangolare) e 41,37 euro per quelle quadrate, dette “quadrotte” e utilizzate soprattutto per i veicoli con apertura laterale del portellone, come i fuoristrada. Per le province autonome di Trento e Bolzano e per la provincia di Aosta, i prezzi sono rispettivamente di 45,68 e 45,31 euro per l’applicazione dello stemma specifico.
  • Tariffario dell’Agenzia pratiche auto scelta dalla concessionaria.

Per fare un esempio, ipotizziamo di aver acquistato un’utilitaria nuova con potenza inferiore ai 72 CV (53 kW): in questo caso, i costi di immatricolazione variano dai 300 ai 350 euro in base alla provincia di appartenenza.

Immatricolazione auto estera: cosa sapere e quando farla

Se si acquista un’auto estera, per poter circolare regolarmente in Italia è necessaria una nuova immatricolazione. Questa operazione porta ad ottenere una targa italiana e un libretto di circolazione italiano: si tratta di una procedura obbligatoria che non può essere evitata, dal momento che l’art. 132 del Codice della Strada vieta ai veicoli stranieri di circolare in Italia per più di 12 mesi dall’ingresso sul territorio italiano. Inoltre, chi sposta la residenza in Italia, o è già effettivamente residente, non può circolare con un veicolo con targa estera per un periodo superiore ai 60 giorni. In caso di irregolarità è prevista una sanzione amministrativa da 711 euro a 2.848 euro e anche il sequestro del veicolo.

La procedura di immatricolazione di un veicolo estero riguarda sia le auto nuove – sono considerate tali le auto con meno di 6 mesi di vita e con chilometraggio inferiore a 6.000 chilometri – sia le auto usate.
Per procedere all’immatricolazione dell’auto estera è necessario presentare all’ufficio provinciale della Motorizzazione la documentazione tecnica e fiscale del veicolo. Dopo aver avuto l’autorizzazione, è possibile inoltrare la richiesta di immatricolazione, a cui seguirà l’iscrizione al PRA. In alternativa è possibile rivolgersi ad una agenzia di pratiche auto, che provvederà alla procedura.

Come fare per reimmatricolare un’auto?

Ci sono situazioni in cui si rende necessaria una nuova immatricolare del veicolo, come nel caso di smarrimento delle targhe oppure nel caso siano illeggibili a causa del deterioramento. In talune circostanze, è necessario presentare una richiesta di reimmatricolazione agli sportelli del PRA, compilando un apposito modello unico che contiene tutte le informazioni sul veicolo e sul suo proprietario.

In aggiunta ai documenti richiesti per una immatricolazione “normale”, è necessario presentare i seguenti documenti:

  • carta di circolazione;
  • certificato di proprietà;
  • copia della denuncia per furto, smarrimento o distruzione delle targhe.

Nei casi in cui le targhe siano deteriorate e, quindi, illeggibili, è obbligatorio anche consegnarle per poterle sostituire. Nel caso di smarrimento di una sola delle due targhe (anteriore e posteriore), è obbligatorio consegnare la targa di cui si è ancora in possesso. I costi per la reimmatricolazione sono analoghi a quelli per la prima immatricolazione.

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