Ergastolo della patente: cos’è e quando sarà introdotto in Italia

Gaetano Cesarano

29/05/2023

29/05/2023 - 17:50

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La riforma del Codice della Strada potrebbe portare all’introduzione dell’ergastolo della patente: un concetto giuridico che si sta facendo strada nel dibattito sulla sicurezza stradale in Italia.

La riforma del Codice della Strada - attualmente allo studio del Governo - potrebbe portare ad una rivoluzione per gli automobilisti con l’introduzione del cosiddetto "ergastolo della patente" e portare ad implicazioni molto serie per le persone coinvolte in gravi infrazioni stradali.

Cos’è l’ergastolo della patente

Per capire appieno il concetto di "ergastolo della patente" è fondamentale considerare la definizione e l’origine del termine stesso. L’ergastolo, in ambito penale, indica una pena di durata illimitata, solitamente inflitta per reati gravi come l’omicidio. Tuttavia, nel contesto della patente di guida, il concetto di ergastolo si estende a indicare la revoca permanente del diritto di guidare un veicolo.

Attualmente, diverse giurisdizioni prevedono normative che permettono la revoca temporanea o definitiva della patente di guida per coloro che commettono infrazioni gravi o reiterate. Tuttavia, l’idea dell’ergastolo della patente va oltre queste misure e rappresenta una punizione di lunga durata, che potrebbe privare una persona del diritto di guidare per il resto della sua vita.

Quando arriverà l’ergastolo della patente

A introdurre per primo la discussione sull’ergastolo della patente è stato il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini che alcuni mesi fa durante un dibattito sulla sicurezza stradale aveva dichiarato: "Chi guida ubriaco o sotto effetto di sostanze stupefacenti è un potenziale assassino e per queste persone occorre il ritiro a vita della patente".

Paesi come Gran Bretagna e Australia hanno già adottato misure simili che prevedono la revoca permanente del permesso di guida per gravi reati stradali, inclusi incidenti mortali causati da guida in stato di ebbrezza o da comportamenti negligenti. Allo stesso modo sembra che in Italia ci sia la volontà di introdurre pene più severe per garantire la sicurezza stradale ed evitare comportamenti pericolosi.

L’introduzione dell’ergastolo della patente potrebbe avvenire con la riforma del Codice della Strada ma il legislatore deve bilanciare la necessità di punire i reati stradali gravi con la possibilità di riabilitare gli individui e offrire una possibilità di redenzione.

Al momento non ci sono conferme, ma la modifica alle norme di circolazione stradale potrebbe essere presentata al Consiglio dei Ministri nel giro di poche settimane con la possibile approvazione entro l’anno.

Nel dibattito sulla sicurezza stradale si sta facendo sempre più strada l’adozione di misure più severe per contrastare le infrazioni stradali ed è fondamentale che i cittadini comprendano l’importanza di condurre una guida responsabile. La sicurezza stradale è un impegno collettivo ed è raggiungibile solo attraverso una combinazione di norme rigorose, educazione e consapevolezza. In questo contesto l’ergastolo della patente pone dei dubbi sulla sua possibile anticostituzionalità, ma da più parti sembra essere una eventualità condivisibile in caso di reiterazione di reati stradali.

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