Concessionarie auto: diminuiscono le vendite ma aumentano gli utili
Transizione energetica e mobilità sostenibile: meno vendite per le concessionarie auto ma più utili generati dalle auto elettriche.
Auto elettriche, transizione energetica, mobilità sostenibile e Unione Europea, non manca nulla per delineare il quadro che attualmente circonda il mercato dell’automotive, dove a farne le spese sono gli automobilisti. Le auto elettriche hanno un prezzo ancora troppo elevato per essere realmente una valida alternativa alle city car tradizionali endotermiche, il loro prezzo medio è ben superiore alle possibilità di una famiglia italiana, anche l’utilitaria a zero emissioni ha un prezzo di listino superiore ai 20.000 euro.
A beneficiarne sono le Case automobilistiche, che per far fronte a un calo della domanda, propongono prezzi di listino ben superiori all’effettivo valore del modello, ma anche le concessionarie in questo cambiamento, stanno compensando il calo delle immatricolazioni con la vendita di auto che generano più profitti.
Secondo l’Automotive Dealer Report, nel 2021 le case automobilistiche hanno, in termini di fatturato, superato ampiamente quello realizzato negli scorsi anni, già o meno dal 2005 a oggi. Un dato che potrebbe sorprendere ma che in realtà nasconde non poche domande, perché se le vendite sono calate, è salito il prezzo medio dei veicoli, nuovi e usati. La pandemia ha anche comportato la chiusura di diversi operatori sul mercato, meno distributori, meno concessionarie, più margine di guadagno per gli attori attualmente presenti sul mercato.
Nel 2007 gli operatori della distribuzione in Italia erano poco più di 2.700, oggi, a distanza di 16 anni, sono circa la metà, il calo delle immatricolazioni è il principale responsabile, se il minimo storico è stato raggiunto nel 2013, oggi si realizzano volumi che sono circa la metà di quanto accadeva nel 2007.
Uno scenario totalmente nuovo che ha comportato anche un maggior profitto per le concessionarie, è dato dalle auto elettriche.
Le BEV fanno registrare ancora volumi piccoli, il loro costo eccessivo ma anche la carenza di un’adeguata rete di stazioni di ricarica, hanno fatto sì che la richiesta da parte degli italiani sia ancora bassa.
L’Italia è il fanalino di coda in Europa, per le immatricolazioni di auto elettriche, seguono Spagna e Francia.
Se l’auto resta un bene importante nel cuore degli italiani, secondo un recente sondaggio le ibride suscitano un interesse sempre maggiore, per via dei consumi e agevolazioni fiscali, le elettriche destano curiosità ma ancora troppo costose.
Scarsa autonomia e prezzo d’acquisto elevato sono le principali ragioni di una domanda per le auto elettriche che, se non cambierà qualcosa, stenterà a decollare.
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