Codice della strada, revoca a vita della patente e multe in base al reddito: cosa può cambiare con la riforma Salvini
Il ministro dei Trasporti, Matteo Salvini, pensa a una riforma del Codice della strada ipotizzando la revoca a vita della patente e l’introduzione delle multe in base al reddito.
La revoca a vita della patente. È questa la proposta lanciata dal vicepresidente del Consiglio e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, dopo l’incidente che ha provocato tre morti ad Alessandria. Secondo il leader della Lega è necessaria una stretta al Codice della strada, per tentare di evitare che si ripetano episodi del genere.
Alla presentazione del rapporto Dekra sulla sicurezza stradale, Salvini spiega la sua idea parlando di quelli che definisce come i casi più gravi di infrazione stradale. Per questi episodi, a suo giudizio, sarebbe opportuno pensare a una revoca a vita della possibilità di guidare. Un’opzione che “può e deve essere considerata”.
L’idea di Salvini segue, come spiega lo stesso ministro, la richiesta già avanzata in passato da alcune associazioni “che riuniscono le vittime dei pirati della strada e chiedono proprio la revoca a vita della patente”. Sul tavolo, in vista di una riforma del Codice della strada, ci sono anche altri temi come le multe parametrate al reddito e il cambio delle regole per la patente a punti.
Quando scatterebbe la revoca a vita della patente
Salvini sembra quindi rilanciare il tema della revoca a vita della patente non solo in riferimento a quanto successo ad Alessandria, ma spiegando anche quali potrebbero essere i casi da prendere in considerazione per questa stretta al Codice della strada.
Il ministro dei Trasporti fa riferimento ai casi delle persone che si mettono “alla guida imbottite di cocaina, ubriache marce”, ritenendo che un guidatore in queste condizioni “è una bomba e un potenziale assassino”.
La riforma del Codice della strada
Salvini ritiene necessario aggiornare il Codice della strada, riformato circa 30 anni fa. Per questa ragione vuole convocare, entro la fine dell’anno, un tavolo sul tema. A suo giudizio è necessario “intervenire sulle sanzioni non tanto economiche e penali, ma sui termini temporali”.
Gli incidenti stradali in Italia
Di certo il tema degli incidenti stradali e dei morti sulle strade preoccupa il ministro. In Italia, secondo l’ultima stima preliminare dell’Istat relativa ai primi sei mesi del 2022, si sono registrati 81mila incidenti stradali con lesioni a persone (in crescita di quasi il 25% rispetto all’anno precedente) e le vittime sono state 1.450 (il 15% in più), con 109mila feriti.
Codice della strada, multe in base al reddito?
Un’altra ipotesi allo studio del governo ed emersa durante l’incontro di oggi è quella riguardante le multe stradali. Il viceministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Galeazzo Bignami, ipotizza infatti che si possa introdurre un incremento per le sanzioni “in base al reddito”. L’idea è quella di rendere le multe proporzionali al reddito: chi più ha più paga quando infrange il Codice della strada, insomma.
I nuovi punti della patente con la riforma
Un’altra voce su cui ragionare in riferimento al Codice della strada, secondo Salvini, è quella della patente a punti. “Stando alle statistiche di qualche anno fa, gli italiani erano corretti alla guida: il 98% ha più di 20 punti, fra gli zero e i nove punti ci sono solo lo 0,24%, che sono 100mila persone”, spiega il ministro. E anche su questo tema si potrebbe quindi aprire una riflessione, magari modificando le regole attuali.
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