Blocco Fascia Verde Roma: lettere dal Comune e petizione dei cittadini per la ZTL

Gaetano Cesarano

27/04/2023

27/04/2023 - 22:09

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L’installazione dei varchi a presidio della Fascia Verde di Roma e le mancate distinzioni tra residenti e non residenti hanno fatto aumentare le proteste dei cittadini che chiedono una revisione delle regole della ZTL attraverso una petizione pubblica.

Le limitazioni al traffico nella ZTL Nuova Fascia Verde di Roma continuano ad infuocare gli animi dei residenti.

Il previsto inasprimento dei controlli, che a partire da ottobre saranno garantiti dall’attivazione di 51 varchi videosorvegliati, e i futuri blocchi nella Fascia Verde per i veicoli Diesel Euro 4 (dal 1° novembre 2023) e benzina Euro 3 (dal 1° novembre 2024) sono gli elementi che hanno fatto divampare la polemica cui è seguita una petizione pubblica contro la ZTL e le ordinanze della giunta Gualtieri.

La delibera con cui sono stati definiti i limiti della nuova Fascia Verde - attualmente la più grande zona a traffico limitato in Europa - e che ha definito il è datata novembre 2022.

Nelle ultime settimane l’amministrazione comunale ha però chiarito - con grande disappunto dei contribuenti - che dal lunedì al sabato oltre all’accesso e alla circolazione sarà interdetta anche la sosta dei veicoli, e che non ci saranno distinzioni tra residenti e non residenti.

La tolleranza zero del consiglio capitolino incide su oltre 30.000 residenti e 300.000 non residenti che vi accedono quotidianamente e che vedranno limitato il loro diritto alla mobilità. Non sorprende pertanto il successo della petizione indetta su change.org da Fabrizio Santori, capogruppo della Lega in consiglio comunale, e già firmata da oltre 13.500 romani.

Nel presentare l’iniziativa gli stessi organizzatori segnalano che: "in un momento di gravissime difficoltà economiche per le famiglie e le imprese è impensabile dover costringere i lavoratori, così come le persone più anziane, a sostituire i propri mezzi di trasporto privato in nome della transizione ecologica, in assenza soprattutto di programmi di intervento in grado di individuare misure alternative che salvaguardino l’ambiente ed al contempo il tessuto socio-economico".

Questo provvedimento è assolutamente insostenibile per tantissime famiglie alle quali verranno impediti i più fondamentali, quanto necessari spostamenti, come raggiungere la propria sede lavorativa o ancor peggio gli ospedali per cure mediche o urgenze, salvo dover sopportare un ingente esborso economico per l’acquisto di una nuova autovettura (Petizione Santori)

Per l’assessore ai Trasporti Eugenio Patanè il provvedimento trasformerà Roma "da città auto-centrica a una città a misura d’uomo", ma Fabrizio Santori critica il fatto che non sia stato previsto "alcun miglioramento dei servizi pubblici prima dell’introduzione dei divieti". Francesco Carpano, consigliere di lista in Campidoglio, fa anche notare che "per le auto e le moto storiche, a differenza di altre città, non è stata prevista nessuna deroga".

Per rendere più graduale il passaggio obbligato a veicoli meno inquinanti, solo pochi giorni fa il Comune di Roma aveva segnalato che prima dell’estate sarebbero state inviate oltre 30.000 lettere ai residenti garantendo un anno di abbonamento gratuito ai mezzi pubblici in caso di rottamazione del vecchio veicolo e avvisando dell’annullamento di tutti i pass di ingresso e sosta per residenti, quasi a ribadire la necessità di dover comprare una nuova auto.

Le disposizioni interessano anche i veicoli bi-fuel con alimentazione gpl o metano e se la petizione non dovesse andare a buon fine a Roma - per non essere multati - saranno in molti a dover scegliere tra servizio pubblico e auto di nuova generazione.

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