Autostrade per l’Italia, illecito privacy: sanzione da 1 milione di euro

Gaetano Cesarano

18 Luglio 2023 - 10:10

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L’illecito trattamento dei dati personali di circa 100.000 automobilisti è costato ad Autostrade per l’Italia una multa da 1 milione di euro inflitta dal Garante della Privacy.

Il Garante della Privacy ha disposto una sanzione di 1 milione di euro per Autostrade per l’Italia SpA.

Autostrade per l’Italia dal 1° gennaio 2022 aveva avviato la possibilità di chiedere un rimborso dei pedaggi autostradali per disagi a partire da 15 minuti di ritardo su tratte di almeno 150 chilometri dovuti a cantieri di manutenzione.

Se per i clienti Telepass la procedura di rimborso risultava facilitata, prevedendo un cashback automatico sul conto corrente collegato all’abbonamento, per gli altri automobilisti è stato necessario dotarsi dell’app Free to X.

Le associazioni dei consumatori avevano però prontamente segnalato le criticità di quest’ultimo servizio per la restituzione, totale o parziale, dei costi di transito autostradale. Autostrade per l’Italia ha infatti trattato in modo illecito i dati di circa 100.000 automobilisti che si erano registrati al servizio di rimborso tramite Free to X.

Il Garante per la Privacy ha accertato che Autostrade per l’Italia riveste il ruolo di titolare del trattamento dei dati personali ma non di responsabile, come invece erroneamente indicato nella documentazione informativa inviata per accettazione agli utenti.

Autostrade per l’Italia, gestendo in concessione la rete autostradale del nostro Paese, ha infatti individuato il meccanismo di rimborso, il valore dell’eventuale compensazione, oltre alle tipologie di richieste effettuabili, delegando a Free to X l’attuazione del servizio cashback.

L’errata attestazione dei ruoli relativi alla privacy degli utenti da parte delle due società ha compromesso l’informativa di legge che avrebbe dovuto riportare l’effettiva identità del titolare, ovvero Autostrade per l’Italia, nonché tutte le informazioni necessarie ad assicurare un trattamento corretto e trasparente, come previsto dal Regolamento generale sulla protezione dei dati. Come se non bastasse nella documentazione che regola i rapporti con Free to X, Autostrade per l’Italia ha anche omesso di designare quest’ultima come responsabile del trattamento.

In aggiunta alla maxi sanzione da 1 milione di euro, il Garante per la Privacy non ha indicato misure correttive poiché nel corso del procedimento l’azienda ha provveduto ad adeguare la relativa documentazione.

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