Autostrade, aumentano i pedaggi in Italia: quanto si pagherà in più e da quando
Autostrade per l’Italia annuncia un rialzo delle tariffe al casello autostradale: vediamo quanto si pagherà in più il pedaggio e a partire da quando.
Aumenta il pedaggio autostradale. Brutte notizie in arrivo per milioni di automobilisti, soprattutto in vista delle vacanze estive: chi deciderà di viaggiare in automobile pagherà di più le tariffe al casello della rete di Autostrade per l’Italia. L’aumento dovrebbe scattare già da fine giugno o, al più tardi, l’inizio di luglio.
La decisione, in realtà, è ancora in fase istruttoria, come spiegato da Aspi. E verrà presa dalle autorità competenti. In ogni caso, come sottolinea la stessa società, si tratta del primo aumento dopo quattro anni di blocco e proprio per questo viene ritenuto plausibile che venga confermato considerando anche le regole calmierate previste dall’Autorità di regolazione dei trasporti. Vediamo a quanto ammontano gli aumenti e quando scatteranno.
Quanto aumentano le tariffe autostradali
L’aumento dei pedaggi sarà dell’1,58%, come comunicato dall’amministratore delegato di Aspi, Roberto Tomasi. Ne ha parlato durante un evento a Firenze sostenendo che la tariffa è stata innalzata del minimo: “Parliamo veramente di poco, ne stiamo discutendo in questa fase con il ministero”. Tomasi lo definisce un aumento “risibile”, soprattutto in considerazione del fatto che le tariffe sono bloccate dal 2018.
Gli aumenti si aggiungono a quelli del caro energia, ma anche - problema non di poco conto per gli automobilisti - del caro carburante, con l’incremento dei prezzi al distributore di benzina e diesel che continua ormai da mesi. In ogni caso va detto che l’aumento non avrà un impatto eccessivo sulle tasche degli automobilisti. Prendiamo per esempio la tratta Roma Milano dell’A1: il pedaggio costa circa 40 euro, con gli aumenti andrebbero aggiunti 40 centesimi.
Aumento pedaggi autostradali, quando scatta
L’aumento dei pedaggi era previsto dal piano economico finanziario di Autostrade e doveva scattare, secondo i programmi, tra fine giugno e inizio luglio. La società spiega quindi che gli incrementi delle tariffe non dipendono dal caro energia ma si tratta di un aumento già preventivato.
Anzi, Aspi sottolinea come il caro energia e il rincaro delle materie prime stia già pesando notevolmente sui cantieri della società, con un incremento dei costi dei materiali che si aggirerebbe tra il 20% e il 30%. Gli aumenti arriveranno, quindi, prima dell’estate, entro l’inizio di luglio probabilmente. Ovvero quando molti italiani si metteranno in viaggio.
Anche per questo motivo i consumatori sono sul piede di guerra, come dimostra Assoutenti annunciando un ricorso al Tar del Lazio. Anche perché, sottolinea l’associazione, sulla rete di Aspi si segnalano servizi in netto peggioramento tra cantieri, ritardi, code e traffico.
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