Salvini si impegna a portare al 100% la detraibilità dell’IVA delle auto aziendali
All’apertura dell’Automotive Dealer Day, Matteo Salvini si è detto favorevole alla detraibilità totale dell’IVA delle auto aziendali già dalla prossima finanziaria.
Matteo Salvini si è detto favorevole alla detraibilità totale dell’IVA per le auto aziendali, una misura da tempo invocata dalla filiera Automotive che allineerebbe l’Italia alla maggior parte dei paesi europei.
Il vice premier e Ministro degli Interni lo ha detto durante la conferenza di apertura dell’Automotive Dealer Day 2019, l’evento dedicato alla filiera automobilistica italiana in corso in questi giorni alla Fiera di Verona.
Salvini ha escluso categoricamente qualsiasi aumento delle tasse relative agli autoveicoli: “Piuttosto dovranno passare sul mio cadavere”. Un impegno preciso, che unito a quello sulla detraibilità delle auto aziendali potrebbe essere un buon punto di partenza. Ma che andrà verificato sul campo, visto che del taglio delle accise sui carburanti - annunciato da Salvini in campagna elettorale - si è persa traccia.
Auto aziendali: per Salvini detraibilità 100% IVA dalla prossima finanziaria
Parlando alla platea composta da case auto, concessionari e operatori della filiera Automotive, Matteo Salvini si è impegnato a prendere iniziative in grado di portare il mercato auto italiano a livello degli altri paesi europei - soprattutto di quelli più performanti - già nella manovra finanziaria 2020. Ma ha precisato: “Lo Stato deve fare bene i conti”.
Una dei possibili interventi è quello di innalzare la detraibilità dell’IVA sulle auto aziendali al 100%, quando oggi è ferma al 40%. Un elemento che penalizza fortemente le aziende italiane rispetto ai concorrenti europei, e che limita il rinnovamento del parco circolante italiano che registra ormai un’età media superiore ai 10 anni.
Su quest’ultimo aspetto Salvini si è detto favorevole ad accompagnare il progresso tecnologico che vede in futuro la diffusione di auto elettriche e a carburanti alternativi con la necessità di non penalizzare quelli che oggi sono motori endotermici a basso impatto ambientale. Un passo necessario per non penalizzare nessuno: ambiente, consumatori e mondo automobilistico.
Gli impegni presi da Matteo Salvini di fronte ad una platea molto qualificata come quella dell’Automotive Dealer Day sono stati tanti e ben precisi. Ora si tratterà di verificare se e come verranno mantenuti.
Detraibilità totale IVA auto aziendali: costi e benefici per lo Stato
Bisogna ricordare che l’Italia applica la detrazione dell’IVA sulle auto aziendali al 40% in deroga alla Direttiva 2006/112/CE, tanto da dover richiedere l’autorizzazione alle Autorità europee. Al momento vige la deroga dal 1 gennaio 2017 fino al 31 dicembre 2019, per applicare quanto propone Slavini si tratterebbe quindi di non chiedere più deroghe.
La detraibilità totale dell’IVA sulle auto aziendali ventilata da Salvini a Verona avrebbe un impatto sulle casse dello Stato di 1,5 miliardi di euro in tre anni. È la stima di Federauto - l’associazione dei concessionari italiani - riportata da Plinio Vannini, presidente del gruppo Autotorino, durante il dibattito con il vice premier
In realtà, come sottolineato da Vannini, una manovra del genere porterebbe benefici non solo alle aziende italiane, che si troverebbero maggiormente allineate con quelle europee. Federauto stima 100.000 vetture vendute in più ogni anno l’effetto della detraibilità dell’IVA sulle auto aziendali al 100%, che andrebbero a beneficio dell’economia e dell’ambiente grazie alla riduzione delle emissioni.
Dallo svecchiamento del parco circolante ci guadagnerebbe anche lo Stato: Plinio Vannini ha ricordato come la detraibilità totale dell’IVA sulle auto aziendali porterebbe maggiori entrate nelle casse dello Stato per circa 1,8 miliardi di euro in tre anni, tra IVA, spese di immatricolazione, tasse automobilistiche e IPT.
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