Infiniti lascia il Regno Unito e l’Europa Occidentale
Il brand di lusso di Nissan potrebbe lasciare il mercato europeo nei prossimi anni a causa del basso volume di vendite.
Infiniti lascerà il Regno Unito ma questa volta la Brexit non c’entra. Diversamente da quanto sta accadendo per tutte le case automobilistiche presenti sul suolo britannico, spaventate dai ritardi nelle forniture, dai prezzi extra e da un mercato in calo dovuti agli accordi sfavorevoli con l’UE, per il brand di lusso contano altre motivazioni.
L’uscita dall’Unione europea forse ha solamente accelerato il processo di uscita dal mercato britannico che sarebbe comunque arrivato e che continuerà con il progressivo stop alla produzione da metà del prossimo decennio anche in Europa Occidentale.
Il brand di lusso di Nissan chiuderà la produzione nel Regno Unito il prossimo luglio: i due modelli attualmente prodotti, Q30 e QX30, non saranno quindi più costruiti nell’impianto di Sunderland, mentre i rivenditori rimarranno aperti anche nel 2020.
Questa manovra fa parte di un piano di ristrutturazione globale del brand, che d’ora in poi sarà focalizzato sul mercato cinese e statunitense, ma continuerà ad essere presente anche nell’Europa dell’Est, in Asia e in Medio Oriente.
Infiniti lascia il Regno Unito
La Q30 e la QX30 non hanno mai avuto un gran successo nel Regno Unito ma sulle vendite ha pesato il calo della domanda dei Diesel. I tagli alla produzione nello stabilimento di Sunderland lasciano quindi soltanto la berlina Q50 sul mercato britannico, che con il tempo dovrebbe scomparire. Il futuro sono infatti i suv, che andranno alla conquista del mercato americano e cinese, due piazze al momento meno ostacolate da politiche restrittive sulle emissioni e più inclini all’acquisto di vetture di fascia premium.
A Sunderland sulle linee di produzione di Infiniti lavorano 250 persone sulle 7000 impiegate da Nissan, e la casa madre giapponese cercherà di ricollocarle in altri stabilimenti europei. I rivenditori rimarranno aperti fino all’inizio del prossimo anno e Infiniti continuerà a fornire ai clienti servizi di manutenzione e assistenza garantiti nell’acquisto.
A rischio la presenza in Europa
Il marchio Infiniti è arrivato in Europa e nel Regno Unito nel 2008, riscuotendo un discreto successo sul continente senza essere mai decollato realmente in Gran Bretagna. Lo dimostra anche il numero dei clienti: circa 60mila, di cui soltanto 10mila nel Regno Unito.
Per questo la Brexit non è una preoccupazione prioritaria per Infiniti, come è invece la spesa per ridurre le emissioni della propria flotta, vera ragione che ha spinto a questa manovra. Come le altre case, Infiniti dovrà puntare molto sull’elettrificazione per mantenere bassa la media delle emissioni della propria flotta a partire dal prossimo anno. Questo comporta dei costi al momento insostenibili a fronte dei guadagni.
I pochi clienti in Europa e le somme necessarie per investire sulle tecnologie ibride ed elettriche, hanno spinto Infiniti a tagliare il ramo europeo, nonostante gli obiettivi della casa vadano proprio verso l’abbattimento delle emissioni.
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