Comprare auto d’epoca: consigli e trucchi per fare un buon acquisto
Un’auto d’epoca può essere uno sfizio oppure un buon investimento. Attenzione però: i rischi sono dietro l’angolo, ecco alcuni consigli per fare un buon affare.
Comprare un’auto d’epoca è il sogno di molti automobilisti, alcuni attratti dalla storia e dal fascino delle “vecchie signore” e altri ancora solleticati dall’idea di fare un buon affare comprandone una da rivendere con profitto. I più fortunati sono quelli che se ne ritrovano ricevuta in eredità, magari la classica auto rimasta chiusa in un fienile per decenni.
Se non si ha avuto questa fortuna e si vuole comprare un’auto d’epoca, è importante seguire alcune linee guida per fare una scelta consapevole e per evitare le trappole nelle quali è sempre possibile incorrere, se non si è esperti del settore.
Auto d’epoca o auto di interesse storico? Le differenze.
Un’auto vecchia non è necessariamente un’auto d’epoca. La definizione risponde a criteri ben specifici, di natura anagrafica, commerciale e fiscale. È l’Art. 60 del Codice della Strada a stabilirli, facendo distinzione tra le auto d’epoca e quelle di interesse storico. Vediamo quindi di comprenderli meglio.
Un’auto d’epoca è un veicolo radiato dal P.R.A. - il Pubblico Registro Automobilistico - per essere conservato ed esposto in musei o locali pubblici e privati. Questo tipo di vetture non può circolare liberamente su strada, dal momento che lo scopo della conservazione deve essere “la salvaguardia delle originarie caratteristiche tecniche specifiche della casa costruttrice”.
Possono però circolare in occasione di apposite manifestazioni o raduni autorizzati, limitatamente all’ambito della località e degli itinerari nei quali si svolge l’evento. Devono essere autorizzate dal competente ufficio del Dipartimento per i trasporti terrestri che rilascia un apposito documento. Presso il Centro storico del Dipartimento per i trasporti terrestri esiste un elenco al quale le auto d’epoca devono essere obbligatoriamente iscritte.
Le auto di interesse storico e collezionistico hanno invece una maggiore libertà di utilizzo rispetto a quelle d’epoca. Possono infatti circolare liberamente su strada, purché posseggano i requisiti previsti, determinati da un regolamento preciso .
Rientrano nei veicoli di interesse storico le auto iscritte in uno dei seguenti registri: ASI, Storico Lancia, Italiano FIAT, Italiano Alfa Romeo, Storico FMI. Per poter essere considerate auto storiche è necessario il CRS, Certificato di Rilevanza Storico collezionistica.
Comprare un’auto d’epoca in 7 mosse senza errori
Una volta chiarito cos’è un’auto d’epoca e quale differenza corre con quelle di interesse storico, passiamo a definire strategie e comportamenti per evitare di sbagliare acquisto o - peggio - di cadere in errore comprando un’auto d’epoca.
- Non seguire le mode: il primo consiglio è quello di scegliere un’auto di proprio gradimento senza farsi condizionare dalle mode e dai trend del momento. Perché le mode creano spesso delle bolle, che fanno lievitare i prezzi per poi farli ridiscendere in maniera repentina e imprevedibile.
- Scegliere con cura il colore e i dettagli: è importante prendersi il tempo necessario per cercare con una buona combinazione di colori (interni ed esterni), possibilmente non banale o brutta. Ci sono colori maggiormente rivendibili e altri che fanno perdere valore ad un’auto d’epoca.
- Scegliere il periodo giusto: ci sono auto più apprezzate in determinati periodo dell’anno e più difficili da rivendere in altri, una vera e propria stagionalità. È il caso delle decappottabili: in estate chi vende fa buoni affari, mentre in inverno la richiesta diminuisce ed è più facile spuntare prezzi interessanti per l’acquisto.
- Usare la testa e frenare l’istinto: un consiglio sempre valido, per auto d’epoca e moderne. Quando ci si trova di fronte all’auto dei propri sogni è difficile non farsi prendere dalla foga, ma è fondamentale fare un’analisi a freddo - con dati alla mano - sulle condizioni della vettura e sul valore reale.
- In fiera, l’ultimo giorno è quello buono: in genere l’ultimo giorno di una fiera o di un salone è quello più adatto per spuntare il prezzo migliore. Chi deve vendere sarà più disposto a trattare, allo stesso tempo - però - si corre il rischio di vedere andar via l’auto desiderata tra le mani qualcuno più veloce ad aggiudicarsela.
- Scegliere l’auto con targa e documenti originali: ma quando si compra un’auto d’epoca le sfumature contano. Una vettura con la sua targa originale è esteticamente più apprezzata e in linea con l’aspetto della vettura e spunta quotazioni più elevate.
- Meglio con pochi ex-proprietari: non esiste un numero massimo, ma se è passata di mano molte volte può essere difficile ricostruire la storia di una vettura d’epoca, condizione che potrebbe limitarne il valore. Se poi tra gli ex-proprietari c’è un nome noto può essere un plus.
Comprare auto d’epoca: niente fretta e analisi attenta
I rischi maggiori nel comprare un’auto d’epoca sono quelli relativi allo stato del veicolo: danni nascosti, ricambi non originali e restauri approssimativi sono molto frequenti. Non mancano casi di veicoli falsi: copie di modelli molto costosi che valgono poco o nulla. E poi ci sono le truffe sul pagamento, comuni a quelle delle normali auto usate.
In sintesi, è importante analizzare un’auto d’epoca prima dell’acquisto fin nei minimi dettagli. Se non si possiedono le competenze necessarie è preferibile chiedere il supporto di un esperto qualificato, che può essere di grande aiuto nel controllo dei documenti, del numero di proprietari e dello stato di manutenzione. Le componenti più difficili da analizzare sono la carrozzeria e la meccanica.
© RIPRODUZIONE RISERVATA